Israele: uccidere Nasrallah sarebbe “vittoria decisiva”
L’obiettivo dell’entità sionista nella sua prossima guerra contro il Libano sarà quello di “raggiungere una vittoria decisiva”, compresa l’uccisione del segretario generale di Hezbollah, Sua Eminenza, Sayyed Hassan Nasrallah, secondo quanto riferito da un alto funzionario militare israeliano.
“Se riusciremo a uccidere Nasrallah nella prossima guerra, significherebbe raggiungere una vittoria decisiva”, ha dichiarato ai giornalisti il maggiore generale israeliano, Yaakov Barak, quando gli è stato chiesto cosa significasse “vittoria decisiva”. Le osservazioni hanno fatto eco a commenti simili del portavoce dell’esercito sionista a novembre, secondo il quale l’esercito israeliano sta conducendo una guerra psicologica e mediatica contro Hezbollah.
A questo proposito, l’establishment militare israeliano vede il fronte di Gaza come quello che più probabilmente esploderà nel prossimo futuro, ma i suoi preparativi, gli approvvigionamenti e gli aggiornamenti delle attrezzature sono orientati verso il Libano e forse la Siria.
Dal momento che ogni futura guerra dovrebbe essere molto diversa da quelle precedenti, specialmente per il fronte sionista, le forze di terra israeliane verosimilmente saranno inviate sul campo di battaglia più rapidamente, ampiamente e profondamente di prima, secondo Barak. Il combattimento potrebbe essere diverso da quello della guerra del luglio 2006, alla luce dei cambiamenti sul fronte occupato dal nord negli ultimi 11 anni e mezzo.
Israele prevede anche una minaccia clandestina, ipotizzando che Hezbollah abbia tunnel in Libano non necessariamente per infiltrarsi nei territori occupati ma per immagazzinare armi e proteggere i combattenti. Un altro problema è che questa volta i combattimenti nel nord potrebbero significare anche sul confine siriano. Un fronte potrebbe anche aprirsi a Gaza nel sud e in Cisgiordania, chiudendo Israele in una morsa “decisiva”.
di Redazione