Israele lavora per sistemi di intercettazione laser
Il presidente della Rafael Defense Industries Company in Israele ha recentemente annunciato che la società sta lavorando per integrare i sistemi laser nell’Iron Dome, con l’obiettivo di consentire al sistema di decidere automaticamente quando utilizzare il laser per l’intercettazione, in modo che il costo dei missili di Hezbollah e Hamas sarà superiore al costo dei sistemi di difesa di Israele
Dalla Seconda Guerra del Libano nel 2006, Israele ha cercato soluzioni militari efficaci per intercettare i razzi Hezbollah, che sono riusciti a minacciare le retrovie israeliane. Di conseguenza, sono stati sviluppati sistemi di difesa aerea come Iron Dome. Tuttavia, nonostante gli elevati costi di sviluppo dei sistemi, questi hanno rivelato carenze significative durante le guerre a Gaza nel 2008, 2012, 2014, 2021 e anche nella guerra attuale.
Queste carenze hanno portato Israele a cercare soluzioni aggiuntive, compreso lo sviluppo di sistemi di intercettazione basati su laser. Tuttavia, questi sistemi dovrebbero essere solo un’aggiunta e non una sostituzione completa. Alla fine, la loro efficacia sarà decisa solo sul campo di battaglia, soprattutto in considerazione delle capacità di adattamento e di sviluppo di Hezbollah nella “battaglia mentale” contro Israele.
Quali limitazioni operative caratterizzano il sistema Iron Beam?
- Raggio operativo limitato: il sistema è progettato per intercettare minacce come razzi e droni entro un raggio massimo di 10 km.
- Debolezza di fronte ad attacchi saturi: l’ampio inventario di missili di Hezbollah e Hamas consente attacchi saturi che potrebbero sopraffare il sistema, soprattutto quando le minacce sono diverse in termini di velocità, dimensioni e traiettoria. I sistemi laser esistenti non sono in grado di gestire un tale volume di fuoco in modo coerente e rapido.
- Sensibilità alle condizioni meteorologiche: condizioni come polvere, pioggia o nuvolosità compromettono l’efficacia del sistema, rendendolo meno affidabile in determinati scenari.
- Mancanza di pieno dispiegamento: l’Iron Beam e sistemi simili sono ancora in fase di sviluppo e non sono stati completamente integrati nel sistema di difesa aerea israeliano. Questo divario obbliga all’uso di sistemi più vecchi e costosi come Iron Dome.
- Eccessiva dipendenza dalla tecnologia avanzata: l’attenzione verso tecnologie future come i laser, che presentano limitazioni intrinseche, può distogliere risorse dai sistemi di intercettazione esistenti e danneggiare la capacità operativa complessiva.
Israele, aziende della difesa temono perdite future
Le ampie dichiarazioni dei capi delle società di difesa israeliane sulle capacità del laser hanno creato grandi aspettative. Un eventuale guasto dei sistemi sul campo di battaglia potrebbe nuocere alla sicurezza dell’opinione pubblica israeliana e incoraggiare movimenti di resistenza. Nel corso degli anni, Hezbollah e Hamas hanno dimostrato un’elevata adattabilità agli sviluppi israeliani. È probabile che anche in questo campo si trovino modi per sfruttare i limiti dei sistemi laser, e sviluppare tattiche che permettano di superarli o aggirarli.
In assenza di soluzioni perfette, Israele dovrà affrontare una sfida continua: rinnovare la deterrenza mantenendo allo stesso tempo costi sostenibili e la fiducia del pubblico nei sistemi di difesa.
di Redazione