Israele vuole innescare guerra Usa-Iran colpendo Iraq
Il regime israeliano, in preda al suo folle isterismo criminale, nelle ultime settimane ha avviato una campagna di attacchi missilistici contro le realtà dell’Asse della Resistenza in Iraq, Gaza, Siria e Libano. A tal proposito, l’eminente esperto iracheno, Imad Allo, ha avvertito che Israele mira a colpire i santuari sacri nel Paese arabo per innescare una guerra tra gli Stati Uniti e l’Iran sul suolo iracheno.
Imad Allo ha dichiarato sabato scorso durante un’intervista rilasciata all’agenzia stampa in lingua araba al-Ma’aloumeh che terze parti, tra cui Israele e gli Stati arabi del Golfo Persico, stanno tentando di trasformare l’Iraq in una scena di confronto militare tra Washington e Teheran.
L’analista iracheno ha avvertito che probabilmente tenteranno di prendere di mira i santuari sacri in Iraq per innescare una guerra nel Paese e nella regione che non può essere controllata facilmente. I suoi commenti sono arrivati dopo che il vicepresidente iracheno Nouri al-Maliki aveva avvertito di una “risposta forte” se fosse stato dimostrato che il regime israeliano era dietro i recenti attacchi aerei nel Paese contro le postazioni delle Unità di mobilitazione popolare (Hashd al-Sha’abi).
Maliki, che è anche segretario generale del Partito Dawa, ha dichiarato venerdì scorso che se Israele continua a colpire l’Iraq, il Paese “si trasformerà in un’arena di battaglia che coinvolgerà più Paesi, tra cui l’Iran”. Ha aggiunto che “la sicurezza della regione, di cui l’Iraq è una parte fondamentale, è una questione collettiva e la sua protezione richiede la piena responsabilità di tutti i Paesi”.
“La sicurezza della regione sarà messa in pericolo e lo status quo cambierà se si dimostrerà che Israele ha preso di mira la sovranità dell’Iraq. Baghdad darà una risposta fortissima nel caso in cui venga verificato che la mano di Israele è dietro i recenti attacchi”, ha sottolineato l’ex primo ministro iracheno.
di Giovanni Sorbello