Israele ha costruito basi militari a Gaza
Negli ultimi mesi, Israele ha rafforzato la sua presenza nella Striscia di Gaza centrale, costruendo basi e demolendo edifici palestinesi. Fin dalle prime fasi della guerra, le forze israeliane hanno controllato il corridoio Netzarim di quattro miglia, impedendo ai Gazawi sfollati di tornare a nord. Nel tempo, quest’area si è espansa in una zona di 18 miglia quadrate sotto il controllo israeliano, secondo l’analisi delle immagini satellitari e militari israeliane del New York Times (NYT).
Negli ultimi tre mesi, i soldati israeliani hanno demolito oltre 600 edifici lungo il corridoio di Netzarim, apparentemente per stabilire una zona cuscinetto. Inoltre, hanno rapidamente ampliato una rete di avamposti dotati di torri di comunicazione e fortificazioni difensive.
L’espansione ha alimentato le speculazioni sui piani israeliani riguardanti il futuro di Gaza. I leader dell’occupazione hanno espresso i loro piani per mantenere l’occupazione su Gaza dopo la guerra, anche se i dettagli attuali sembrano poco chiari. A tale proposito, gli analisti militari confermano l’analisi, specificando che tale espansione delle infrastrutture potrebbe essere parte del piano israeliano.
Il controllo israeliano sul corridoio ha dato all’occupazione la libertà di attraversare l’enclave, mantenendo centinaia di migliaia di palestinesi sfollati nella parte meridionale della Striscia. Il tenente colonnello Nadav Shoshani, portavoce dell’esercito israeliano, ha dichiarato in un’intervista che negli ultimi mesi l’esercito israeliano ha esteso la sua presenza su entrambi i lati del corridoio, che è largo circa 4,3 miglia e lungo 4,3 miglia, rendendo più facile per le forze israeliane controllare l’area.
Israele devasta Gaza
Secondo alcuni ministri israeliani, l’occupazione dovrebbe trarre vantaggio dalla sua attuale presenza nella Striscia di Gaza aprendo la strada a ulteriori insediamenti israeliani.
Sulla base di immagini satellitari, il rapporto spiega che all’incrocio tra il corridoio di Netzarim e l’autostrada principale che corre da nord a sud, una delle più grandi basi di occupazione israeliane si è espansa nel corso dell’anno, ospitando ora un’ampia infrastruttura, tra cui due torri di comunicazione e un grande posto di blocco.
Secondo il NYT, dal 3 settembre al 21 novembre sono stati rasi al suolo almeno 620 edifici residenziali, serre e altre strutture. Undici dei video sono stati verificati dal NYT, e mostrano le devastazioni israeliane per rimodellare la geografia a sud di Gaza City. Sono stati pubblicati per la prima volta da Younis Tirawi, un giornalista palestinese che li ha scaricati dagli account dei social media israeliani.
di Redazione