Israele chiede armi sofisticate agli Stati Uniti
Il ministro israeliano degli Affari militari, Benny Gantz, ha dichiarato che Israele manterrà il suo presunto “vantaggio militare” nella regione nonostante eventuali accordi. Il regime di Tel Aviv chiederà agli Stati Uniti armi avanzate per mantenere il presunto “vantaggio militare” in Medio Oriente dopo che non è riuscita a bloccare la vendita di caccia stealth F-35 di fabbricazione americana agli Emirati Arabi Uniti.
Il quotidiano Yedioth Ahronoth ha riferito la scorsa settimana che il ministero degli Affari militari israeliano potrebbe chiedere agli Stati Uniti di portare avanti la fornitura di sistemi d’arma avanzati.
Il 3 settembre, il New York Times ha riferito che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha aderito in privato a un piano per l’amministrazione statunitense di vendere armi avanzate, in particolare caccia stealth F-35 di fabbricazione statunitense, agli Emirati Arabi Uniti, nonostante la sua pubblica opposizione. Netanyahu in seguito ha negato tale rapporto.
Il 4 settembre, Gantz e il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Mark Esper, hanno parlato al telefono e hanno discusso l’accordo di normalizzazione degli Emirati Arabi Uniti. Entrambi i leader hanno scambiato opinioni su come i recenti sviluppi faranno avanzare le priorità condivise di difesa Usa-Israele, e si sono impegnati a mantenere un dialogo aperto sulle potenziali vie di cooperazione.
Il 13 agosto, Israele e gli Emirati Arabi Uniti hanno raggiunto un accordo che porterà a una piena normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra le due parti. L’accordo è stato mediato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
L’accordo ha acceso la rabbia in Medio Oriente e altrove, con i leader palestinesi che lo descrivono come una “pugnalata alle spalle” da parte degli Emirati.
di Redazione