Cronaca

Ismu: in diminuzione il numero di immigrati

Il XVIII Rapporto Ismu sulle migrazioni ha presentato un report riguardante gli immigrati presenti nel territorio italiano. L’argomento dell’immigrazione è uno di quelli delicati, bandieruola da agitare durante le campagne elettorali, che porta o leva voti a seconda di chi è più bravo nel destreggiarsi sul campo della retorica.

La fondazione Ismu, certifica quanto segue: Al 1° gennaio 2021 gli stranieri presenti in Italia sono 5.756mila167mila unità in meno rispetto alla stessa data del 2020 (-2,8%). Il numero degli irregolari resta sostanzialmente invariato, attestandosi sui 519mila (contro i 517mila dell’anno precedente). A causa del ritardo della procedura valutativa delle istanze della sanatoria del luglio 2020, il dato comprende ancora la quasi totalità delle persone che hanno presentato domanda di emersione.

Gli stranieri rappresentano nel complesso circa il 10% della popolazione presente in Italia al 1° gennaio 2021. Da segnalare il numero dei decessi tra gli immigrati che, se pur in termini assoluti sia del tutto modesto (in totale si contano 9.323 morti), nell’anno della pandemia segna una variazione di mortalità in aumento del 23,3% rispetto al biennio 2018-2019. I dati riportati restituiscono l’immagine di una popolazione in calo per il secondo anno consecutivo, in virtù sia della flessione degli ingressi, sia del costante flusso di acquisizioni di cittadinanza. Il numero degli stranieri, quindi, continua a scendere.

Anche il tasso di occupazione, a causa della pandemia, subisce una flessione significativa: dal 61% del 2019 al 57,3% del 2020. Aumenta anche la povertà: nel 2020 ha riguardato il 29,3% degli stranieri, contro il 7,5% degli italiani. Sul fronte scolastico è interessante notare che nell’anno scolastico 2019/20 per la prima volta gli alunni stranieri iscritti al liceo superano quelli iscritti agli istituti professionali. Il ritardo scolastico riguarda circa il 30% degli alunni con cittadinanza non italiana (contro il 9% degli alunni italiani). 

Perché scende il numero degli immigrati?

Il calo dei presenti nel 2020 è per lo più dovuto agli stranieri regolari non residenti che scendono a 224mila unità (al 1° gennaio 2020 erano 366mila), mentre gli iscritti in anagrafe diminuiscono solo marginalmente (5.013mila unità al 1° gennaio 2021), e il numero degli irregolari resta sostanzialmente invariato, attestandosi sui 519mila (contro i 517mila dell’anno precedente), a causa del ritardo della procedura valutativa delle istanze per emersione di lavoro (207.542) della sanatoria del luglio 2020.

Da dove provengono?

Per quanto riguarda le provenienze degli stranieri residenti, al 1° gennaio 2021 il gruppo nazionale più numeroso continua a essere quello dei rumeni (1 milione e 138mila residenti, il 23% del totale degli stranieri residenti in Italia), seguito dagli albanesi (410mila) e dai marocchini (408mila). I cittadini dei paesi terzi coprono circa il 70% del totale (3milioni e 543 mila unità, includendo anche il Regno Unito).

L’Italia, invece di essere una terra ambita è una zona di passaggio e il problema dell’immigrazione o viene usato per la propaganda politica oppure viene totalmente rimosso dal dibattito politico. L’Italia, quindi, non è invasa.

di Sebastiano Lo Monaco

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