Isfahan, oltre mezzo milione di turisti
Riparte il turismo in Iran. Più di 500mila persone hanno visitato i siti storici e le attrazioni turistiche della provincia di Isfahan, durante i due giorni di festa dell’Eid al-Fitr, che segna la fine del mese di digiuno del Ramadan. I viaggiatori hanno anche effettuato oltre 140mila pernottamenti in centri di accoglienza autorizzati durante il periodo menzionato, ha dichiarato il capo provinciale del turismo, Alireza Izadi.
Immersa in una ricca storia e cultura, la capitale Isfahan era un tempo un crocevia del commercio internazionale e della diplomazia in Iran. Ora, per buone ragioni, è una delle principali destinazioni turistiche dell’Iran. L’antica città è piena di molte meraviglie architettoniche come edifici islamici senza eguali, bazar, musei, giardini persiani e viali alberati. È una città ideale per passeggiare, perdersi nei suoi bazar labirintici, sonnecchiare in splendidi giardini e incontrare gente.
Isfahan, l’altra metà del mondo
La città è stata a lungo soprannominata Nesf-e-Jahan che si traduce in “l’altra metà del mondo”; nel senso che conoscerla è rilevante per conoscere il mondo intero. Nel suo periodo di massimo splendore, era anche una delle città più grandi della regione con una popolazione di quasi un milione.
Isfahan è rinomata non solo per l’abbondanza di grandi ponti storici, ma anche per il suo “fiume vivificante”, lo Zayandehrud, che da tempo ha conferito alla città una bellezza e una fertilità originali. Le fresche piastrelle blu degli edifici islamici di Isfahan e i maestosi ponti della città contrastano perfettamente con la campagna iraniana, calda e secca, che la circonda.
Il Ramadan di quest’anno è iniziato il 3 aprile, che cade nella stagione primaverile in Iran, e si è concluso lunedì della scorsa settimana. A causa della natura del sistema del calendario lunare, le date del Ramadan variano ogni anno e c’è sempre una sorta di disaccordo tra gli studiosi su quando il Ramadan esattamente inizia e finisce.
Per tradizione, la falce di luna nuova che si vede ad occhio nudo segna l’inizio di un nuovo mese lunare ma i musulmani preferiscono propendere per calcoli astronomici per evitare tale confusione.
di Redazione