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Irlanda, Spagna e Norvegia riconoscono Stato palestinese

Irlanda, Spagna e Norvegia hanno annunciato ieri che riconosceranno ufficialmente la Palestina come Stato.

Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha affermato che la decisione è basata sulla pace, la giustizia e la democrazia ed è essenziale per il processo di pace. Ha aggiunto che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu “sta ancora facendo orecchie da mercante… continua a bombardare ospedali e scuole e a punire donne e bambini con la fame. Questo riconoscimento non è contro Israele, non è contro gli ebrei. Non è a favore di Hamas, come è stato detto. Questo riconoscimento non è contro nessuno, è a favore della pace e della convivenza”.

Irlanda: condizioni “spaventose” di Gaza

Nel frattempo, il primo ministro irlandese Simon Harris ha sottolineato le condizioni “spaventose” di Gaza, nonché la fame e la catastrofe umanitaria. “Una soluzione a due Stati è l’unica via d’uscita dai cicli generazionali di violenza, ritorsioni e risentimento…”

Il ministro degli Esteri irlandese, Micheál Martin, ha dichiarato: “Affermiamo chiaramente il nostro inequivocabile sostegno all’eguale diritto alla sicurezza, alla dignità e all’autodeterminazione per i popoli palestinese e israeliano”.

Da parte loro, il Primo Ministro e il Ministro degli Esteri norvegesi hanno anche annunciato che il loro Paese riconoscerà la Palestina come Stato a partire dal 28 maggio, con la demarcazione territoriale tra la Palestina e l’entità sionista basata sui confini precedenti al 4 giugno 1967.

In una dichiarazione scritta, il primo ministro norvegese ha affermato che i palestinesi hanno un “diritto fondamentale e indipendente all’autodeterminazione” e che israeliani e palestinesi hanno il “diritto a vivere in pace nei rispettivi Stati”.

Anche i membri dell’Unione Europea, Slovenia e Malta, hanno indicato nelle ultime settimane che intendono effettuare anche il riconoscimento, sostenendo che è essenziale per una pace duratura nella regione.

Dopo l’annuncio di ieri, l’entità sionista ha affermato che richiamerà i suoi inviati in Irlanda e Norvegia per consultazioni urgenti. “Sto inviando all’Irlanda e alla Norvegia un messaggio chiaro: Israele non si tirerà indietro contro coloro che minano la sua sovranità e mettono in pericolo la sua sicurezza”, ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano.

Hamas, da parte sua, ha accolto con favore la scelta dei tre Paesi europei, considerando il riconoscimento come un “passo verso il riconoscimento dei diritti legittimi del popolo palestinese”.

di Redazione

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