Irgc assicura sostegno costante alle vittime del terremoto
Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (Irgc) continuerà a fornire aiuti umanitari alle vittime del recente terremoto nell’Iran occidentale fino a quando non avranno a disposizione degli alloggi permanenti. Le unità dell’Irgc sono state incaricate di intervenire in 1.900 villaggi colpiti dal terremoto, a riferirlo alla stampa iraniana un alto ufficiale del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica.
In un’intervista televisiva rilasciata giovedì scorso, l’ufficiale dell’Irgc, generale di brigata Hossein Salami, ha assicurato alle vittime del terremoto che l’Irgc non li lasceranno soli in tali condizioni critiche e continuerà a servire i loro bisogni fino a quando non saranno trasferiti in nuove case. Il generale ha dichiarato che le Guardie della Rivoluzione hanno intrapreso il compito di aiutare e ricostruire circa 1900 villaggi nella provincia di Kermanshah.
Indicando la presenza di quattro unità ingegneristiche dell’Irgc Ground Force nelle aree colpite dalla crisi per la rimozione di macerie e la costruzione di nuovi edifici, il generale di brigata Salami ha dichiarato che l’Irgc ha anche allestito sei ospedali da campo nella regione. Le Guardie della Rivoluzione Islamica hanno inviato a Kermanshah 500 veicoli per la ricostruzione e duemila militari per l’assistenza nelle operazioni di soccorso. “Con il piano di aiuti dell’Irgc nelle aree rurali, non c’è più penuria di tende e coperte, ed ogni giorno i militari iraniani assistono 15mila persone colpite dal sisma”, ha aggiunto l’ufficiale iraniano.
Dopo 5 giorni, i team di soccorso stanno ancora lavorando nelle aree colpite dal terremoto. Circa 480 persone sono morte e altre 10mila sono rimaste ferite nel terremoto di magnitudo 7.3, il cui epicentro è stato riscontrato vicino al confine iracheno di Sulaymaniya. Il terremoto ha distrutto oltre 11mila case rurali e 4.500 abitazioni urbane nella provincia di Kermanshah.
di Redazione