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Ircs, corsi online per la preparazione ai terremoti

La Iranian Red Crescent Society (Ircs), in collaborazione con il Medical Council, sta organizzando un corso di formazione online su come prepararsi a un terremoto. L’Iran è considerato una delle aree a rischio di terremoto nel mondo e i principi della preparazione ai terremoti sono una necessità che tutti devono conoscere.

Nel corso di formazione sulla preparazione al terremoto, si conosceranno punti importanti, in modo che si possa essere preparati prima che si verifichi un terremoto e salvare le proprie vite e quelle altrui con un comportamento appropriato. Alla fine del corso dell’Ircs, i partecipanti riceveranno un certificato.

L’altopiano iraniano si trova in una regione del mondo molto attiva dal punto di vista sismico ed è noto non solo per i suoi grandi terremoti catastrofici, ma anche per i disastri relativi ai pericoli naturali.

Circa il 2% dei terremoti del mondo si verifica in Iran, ma più del 6% delle vittime dei terremoti mondiali durante il 20° secolo sono riferiti a terremoti iraniani. Ciò mostra l’alto livello di vulnerabilità in Iran, secondo Mehdi Zare, professore di sismologia ingegneristica.

Ircs e Giornata internazionale per la riduzione dei disastri

La Giornata internazionale per la riduzione del rischio di catastrofi è stata avviata nel 1989, dopo l’invito dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite per una giornata per promuovere una cultura globale della consapevolezza del rischio e della riduzione dei disastri.

La giornata, che si tiene ogni 13 ottobre, celebra il modo in cui le persone e le comunità di tutto il mondo stanno riducendo la loro esposizione ai disastri e sensibilizzando sull’importanza di frenare i rischi che devono affrontare.

La Giornata internazionale per la riduzione del rischio di catastrofi di quest’anno è incentrata sulla governance. È possibile misurare una buona governance del rischio di catastrofi nelle vite salvate, nel numero ridotto di persone colpite da disastri e nelle perdite economiche ridotte. Il Covid-19 e l’emergenza climatica ci stanno dicendo che abbiamo bisogno di una visione chiara, piani e istituzioni competenti e autorizzate che agiscano sulla base di prove scientifiche per il bene pubblico.

Dobbiamo vedere strategie che affrontino non solo i singoli pericoli come inondazioni e tempeste, ma anche quelle che rispondano al rischio sistemico generato da malattie zoonotiche, shock climatici e degrado ambientale.

Buone strategie nazionali e locali per la riduzione del rischio di catastrofi devono essere multisettoriali, collegando le politiche in settori come l’uso del suolo, i regolamenti edilizi, la sanità pubblica, l’istruzione, l’agricoltura, la protezione ambientale, l’energia, le risorse idriche, la riduzione della povertà e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

di Redazione

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