Dopo aver creato una rete integrata di droni per l’Asse della Resistenza, l’Iran starebbe cercando di creare una rete missilistica integrata.
In un articolo pubblicato domenica dall’agenzia di stampa Tasnim, l’autore dell’articolo ha affermato che l’Iran sta cercando di creare una rete missilistica integrata dopo aver creato una rete unificata di droni per l’Asse della Resistenza. Raggiunto questo obiettivo, la regione più importante del mondo, vale a dire la regione dell’Asia occidentale, sarà coperta da queste due reti integrate.
Undici anni dopo il martirio del generale di brigata Hassan Tehrani Moghaddam, l’ex comandante dell’unità missilistica dell’Irgc che è stato definito il padre dell’industria missilistica dell’Iran, oggi la Repubblica Islamica è diventata la prima potenza missilistica della regione e una delle principali del mondo possedendo una vasta gamma di missili balistici puntiformi.
Oltre a soddisfare le proprie esigenze, l’Iran è stato anche in grado di compiere passi importanti per soddisfare le esigenze missilistiche dell’Asse della Resistenza.
Dalla guerra del Libano del 2006, sono emerse le capacità missilistiche dell’Asse della Resistenza
Dalla guerra del Libano del 2006 [iniziata il 12 luglio 2006 tra Hezbollah e il regime israeliano e continuata fino all’entrata in vigore di un cessate il fuoco mediato dalle Nazioni Unite la mattina del 14 agosto 2006], sono emerse le capacità missilistiche dell’Asse della Resistenza e, contemporaneamente, speculazioni sulla cooperazione dell’Iran con le forze della Resistenza nel campo missilistico.
Da allora sono stati diffusi molti filmati di missili in possesso della Resistenza, molti dei quali hanno somiglianze con missili balistici e da crociera iraniani. Durante le battaglie della Resistenza palestinese con il regime sionista, la speculazione è aumentata fino a quando nel 2013, il vice segretario generale di Hezbollah Sheikh Naim Qassem, ha annunciato chiaramente che tutti i razzi a disposizione degli Hezbollah libanesi sono iraniani. Dal 2006, il movimento Hezbollah possiede anche missili “Fateh 110”.
Di conseguenza, è diventato chiaro che Hezbollah è dotato di missili balistici e da crociera ed è in grado di colpire i luoghi più remoti nei territori occupati. Alcuni anni dopo, è stato pubblicato il filmato di un missile dell’esercito siriano chiamato “Tishreen”, molto simile al missile iraniano Fateh 110.
Cooperazione tra Iran e Resistenza in Yemen
Durante l’invasione della coalizione saudita nello Yemen e le numerose operazioni effettuate dalle unità missilistiche dell’esercito yemenita e dai comitati del popolo contro l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, sono stati svelati e utilizzati alcuni missili, esempi simili si trovano anche nelle forze armate della Repubblica Islamica dell’Iran. Pertanto, ha rafforzato le speculazioni sulla cooperazione tra l’Iran e l’Asse della Resistenza nel campo dei missili.
Le Forze della Resistenza sia in Yemen che in Libano sono equipaggiate con missili balistici superficie-superficie, anti-nave e da crociera. Missili che sono in grado di colpire tutti i tipi di navi a diverse distanze con la giusta precisione e potenza distruttiva e, se vengono utilizzate tattiche appropriate, sono anche in grado di passare attraverso i sistemi di difesa delle navi da combattimento.
Sebbene nessuna fonte ufficiale in Iran abbia ancora confermato l’invio di missili nello Yemen e Asse della Resistenza, sembra che ora i gruppi della Resistenza abbiano acquisito le tecnologie per utilizzare e fabbricare tutti i tipi di missili e razzi.
Nel momento in cui l’Asia occidentale sarà coperta dalla rete integrata di missili e droni dell’Iran e dei suoi alleati, si porrà una nuova sfida per gli Stati Uniti e i suoi sostenitori regionali.
di Redazione
