Iran commemora anniversario Repubblica Islamica
L’Iran commemora il 45° anniversario dello storico referendum in cui gli iraniani votarono in modo schiacciante l’istituzione della Repubblica Islamica, in seguito alla caduta del regime Pahlavi appoggiato dagli Stati Uniti. Il referendum si tenne il 30-31 marzo 1979, a meno di due mesi dalla vittoria della Rivoluzione Islamica guidata dal defunto Imam Khomeini. Più del 98,2% degli iraniani ammissibili votò “Sì” all’istituzione della Repubblica Islamica.
La Repubblica fu istituita in linea con il motto popolare della Rivoluzione che chiedeva “Indipendenza, libertà e Repubblica Islamica” per il Paese. La nazione iraniana celebra annualmente Farvardin 12 sul calendario persiano, che cade il 1° aprile in anni normali e il 31 marzo negli anni bisestili, come anniversario dell’istituzione della Repubblica Islamica dell’Iran.
Iran attende l’anno “più brillante”
L’Islamic Revolution Guards Corps (Irgc) ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che “contrariamente al desiderio malvagio del nemico, il 45° anno della Rivoluzione sarà il più luminoso per la Repubblica Islamica dell’Iran”.
“La Repubblica Islamica, con la sua identità rivoluzionaria, le fondamenta religiose e l’enorme sostegno di Alavi e Ashura (credo del martirio) ha tagliato le mani delle potenze straniere dagli affari del Paese”, si legge nella dichiarazione. Ha “presentato un nuovo concetto di potere centrato sulla Ummah islamica, dando identità ai diseredati e agli oppressi. Ha preparato il terreno per distruggere i piani malvagi dell’imperialismo pronto a divorare il mondo islamico e dominare completamente l’umanità”, riporta il comunicato.
La dichiarazione dell’Irgc afferma che la Repubblica Islamica si è trasformata nella più importante sfida all’arroganza internazionale guidata dall’America malvagia, criminale e ingannevole. La forza e la vitalità della Rivoluzione e del sistema islamico dopo 45 anni, nonostante una costante serie di cospirazioni da parte dei nemici, è tra i fenomeni più rari e significativi dell’era contemporanea”.
di Redazione