Iran: Mossad, abbiamo occhi e orecchie sul territorio
La Repubblica Islamica dell’Iran è da sempre uno dei principali obiettivi dell’intelligence israeliana e, quindi, del Mossad. Attenzione che è diventata massima con l’acuirsi della crisi in Siria e con il cambiamento di alcuni equilibri nella regione. “Abbiamo occhi e orecchie ovunque, anche in Iran”, lo ha dichiarato Yossi Cohen, capo del Mossad, durante una riunione a porte chiuse con il ministero delle Finanze israeliano. “Indisturbati, gli iraniani stanno avanzando nel Medio Oriente con forze molto grandi”, ha continuato il capo della più grande agenzia di intelligence e di servizi segreti dello Stato di Israele.
Le dichiarazioni sono state riferite dal quotidiano israeliano “Jerusalem Post” che pone l’accento sui significativi passi avanti intrapresi dell’Iran per quanto riguarda il controllo dell’intera regione. Passi avanti che rappresentano una delle principali preoccupazioni di Israele e del Mossad per quanto riguarda la politica estera.
Iran e i rinnovati rapporti con la comunità internazionale
Gli Stati Uniti e Israele hanno cercato in tutti i modi di screditare l’Iran agli occhi della comunità internazionale, utilizzando qualunque carta sul tavolo, dall’accordo sul nucleare alle più recenti proteste scoppiate in Iran, costate la vita ad almeno 25 persone e l’arresto ad altre 3 mila. Ciò nonostante il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, si è recato ieri a Bruxelles per un incontro con i ministri degli Esteri di Francia, Germania, Gran Bretagna e con l’Alto rappresentante per gli affari Esteri e la politica di sicurezza dell’Unione europea Federica Mogherini. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di rispondere all’incontro con il probabile aumento delle sanzioni economiche contro l’Iran, soprattutto con l’obiettivo di diminuire l’influenza sulla Siria e rimuovere le truppe iraniane dal Paese.
La Mogherini è stata più volte accusata di avere un atteggiamento troppo morbido nei confronti dell’Iran, ma l’obiettivo di Bruxelles rimane quello di difendere l’accordo nucleare e l’incontro con Zarif dovrebbe servire proprio a scongiurare il sorgere di una nuova crisi. Teheran ha siglato negli ultimi mesi una serie di accordi economici volti a proteggere gli interessi aziendali in caso di nuove sanzioni da parte degli Usa. L’Iran si è inoltre recentemente riavvicinato ad Hamas, dopo la crisi degli ultimi tre anni per il supporto di Teheran al regime siriano di Assad.
di Irene Masala