Iran, identificato in Arabia Saudita il corpo dell’ex ambasciatore Roknabadi
di Giovanni Sorbello
Dopo mesi di indagini e ricerche è stato identificato il corpo di Ghazanfar Roknabadi, l’ex ambasciatore iraniano in Libano scomparso durante la tragedia di Mina dello scorso 24 settembre in Arabia Saudita. Il corpo di Roknabadi sarà trasferito in Iran giovedì mattina.
Il corpo del diplomatico iraniano è stato identificato grazie al test del Dna. La tragedia Mina ha avuto luogo durante il rituale pellegrinaggio dell’Hajj, quando per cause molto sospette è scoppiato il caos tra decine di migliaia di pellegrini. Diversi report confermano che a scatenare la calca sono state appositamente le autorità saudite.
L’Arabia Saudita sostiene che nell’incidente sono rimaste uccise 770 persone, ma funzionari iraniani dichiarano che sono circa 4.700 le vittime della tragedia, tra cui 464 iraniani.
L’Iran ha criticato l’Arabia Saudita per non aver saputo e voluto svolgere i suoi compiti durante il pellegrinaggio di Mina, accusando Riyadh di incompetenza nella gestione della sicurezza.
Vale la pena ricordare il ruolo di primo piano che ricopriva l’esperto funzionario Ghazanfar Roknabadi, importante membro dell’ufficio del leader supremo Ayatollah Ali Khamenei, oltre che persona ben informata sui segreti dell’arsenale missilistico iraniano fornito ad Hezbollah. Nel novembre 2013, durante il suo mandato di ambasciatore in Libano, Roknabadi accusò apertamente l’Arabia Saudita di stare dietro il duplice attentato che colpì l’ambasciata iraniana a Beirut, causando la morte di decine di civili.
La tragica vicenda del martire Ghazanfar Roknabadi, è l’ennesima conferma sul ruolo e le responsabilità che il regime saudita ha nell’attuale ondata terroristica che sta insanguinando mezzo mondo.
