Il ministro della Salute dell’Iran, Bahram Einollahi, ha annunciato che tutte le donne incinte riceveranno gratuitamente servizi di maternità e parto nel tentativo di incoraggiare la gravidanza. Riferendosi alla popolazione giovanile come priorità principale del Ministero, ha affermato che negli ultimi anni il Paese ha dovuto affrontare una crescita negativa della gravidanza.
È stato formato un comitato per fornire i fondi necessari per i costi relativi all’assistenza materna e al parto per incoraggiare il parto, ha affermato il ministro. “Questo non va bene per l’Iran poiché il nostro futuro ha bisogno di giovani dinamici ed energici”, ha affermato Einollahi all’Irib.
I servizi di maternità gratuiti sono offerti anche a quelle famiglie che negli ultimi anni non sono state coperte da un piano assicurativo, ha sottolineato, aggiungendo che verranno pagati anche fino al 90 per cento dei costi di cura dell’infertilità.
Sostegno alla famiglia e ai giovani
In linea con la “Legge sul sostegno alla famiglia e ai giovani”, l’Iran ha introdotto diversi piani, tra cui l’agevolazione dell’alloggio, prestiti a basso interesse, congedo di maternità più lungo.
Con decreto del presidente Ebrahim Raisi è stata notificata al ministero della Salute e alla vicepresidenza per le donne e gli affari familiari la “Legge sul sostegno alla famiglia e ai giovani” approvata dal Majlis (parlamento iraniano).
Il 17 novembre, il Consiglio dei Guardiani ha approvato la legge per attuare un piano di crescita della popolazione e sostegno familiare per sette anni per cambiare la tendenza al declino della gravidanza.
Il piano prevede l’assicurazione sanitaria per le coppie sterili, la fornitura di servizi e strutture alle donne che lavorano, la fornitura di pacchetti di supporto sanitario e nutrizionale a madri e bambini, opportunità educative per le madri studentesse, il sostegno alle famiglie e servizi medici continui alle donne in gravidanza.
Il disegno di legge del bilancio nazionale per il prossimo anno solare [calendario iraniano] (inizierà il 20 marzo 2022) ha proposto 120 trilioni di rial (quasi 444 milioni di dollari) per attuare piani di sostegno alla gravidanza e alla famiglia nel paese.
Iran e problema demografico
Oggi, il tasso di fertilità dell’Iran ha raggiunto circa 1,6 figli per donna, tuttavia nel 1986 era di 6,5 figli per donna. Il tasso di fertilità più basso nell’intera regione dell’Asia occidentale, del Nord Africa e della regione MENA è registrato per l’Iran.
Mentre 1.594mila nascite sono state registrate nell’anno 1394 (marzo 2015-marzo 2016), la tendenza al ribasso è continuata ogni anno al punto che il numero di nascite ha raggiunto circa un milione nell’anno 1399 (marzo 2020- marzo 2021). In altre parole, il Paese ha perso più di 550mila nascite in cinque anni.
Il tasso di fertilità è sceso a 1,71 bambini nell’ultimo anno (marzo 2020-marzo 2021), raggiungendo al di sotto del livello di sostituzione, secondo il rapporto pubblicato dal Centro statistico dell’Iran.
Il livello di sostituzione è la quantità di fertilità necessaria per mantenere la popolazione la stessa di generazione in generazione. Si riferisce al tasso di fertilità totale che si tradurrà in una popolazione stabile senza che aumenti o diminuisca.
Nicholas Eberstadt, della Henry Wendt Chair in Political Economy presso l’American Enterprise Institute, ha scritto in un articolo nel luglio 2020 che il tasso di fertilità in Iran è sceso del 70% negli ultimi 30 anni, che è stato il calo più alto in storia umana.
Seyed Hamed Barakati, viceministro della Salute per la famiglia e la popolazione scolastica, ha dichiarato nel maggio 2021 che il tasso di crescita della popolazione iraniana è sceso a meno dell’uno per cento per la prima volta negli ultimi quattro decenni.
di Redazione
