Medio Oriente

In Slovenia scontri tra polizia e manifestanti

di Redazione
Violenti scontri sono scoppiati tra i manifestanti e la polizia in assetto antisommossa nella capitale Lubiana, nel corso di una manifestazione contro i tagli di bilancio e la corruzione.
Appena due giorni prima delle elezioni presidenziali, almeno cinquemila manifestanti si sono riuniti di fronte al parlamento e hanno lanciato pietre e bottiglie contro un cordone di polizia. I dimostranti hanno invitato il primo ministro Danilo Turk a dimettersi. “Sto protestando contro il governo perché sta distruggendo il nostro stato, i nostri sistemi educativi, sanitari e sociali. Dobbiamo dimostrare che siamo contro di loro e che non sono intoccabili”, ha dichiarato un manifestante. La polizia ha sparato con cannoni ad acqua e gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti, che cercavano di prendere d’assalto il parlamento. Almeno trenta persone sono state arrestate e circa 50 hanno riportato ferite durante gli scontri. La Slovenia è diventata una nazione della zona euro nel 2007, quando era una delle più prospere economie delle 17 nazioni del blocco. Tuttavia, il successo  è stato di breve durata a causa della dipendenza dalle esportazioni. Il 17 novembre più di trentamila persone hanno organizzato una manifestazione a Lubiana per protestare contro il taglio del cinque per cento dei salari del settore pubblico, che è prevista dal governo per il prossimo anno.
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