Senato, via libera stanziamento di 45 milioni di euro per rimborsi elettorali
C’è attesa oggi in Senato per il via libera della proposta di legge che consente di sboccare i soldi dei rimborsi elettorali per gli anni 2013-20114. Il finanziamento pubblico ai partiti, abolito per decreto dal governo Letta, in realtà non può considerarsi finito. Infatti per oggi in Senato si attende il via libera per lo stanziamento di circa 45 milioni di euro destinati appunto ai “rimborsi elettorali” degli anni scorsi. Il decreto per l’abolizione del finanziamento pubblico, convertito in legge nel febbraio del 2014, prevedeva un periodo di tre anni entro i quali bisognava effettuare il passaggio a un sistema di finanziamento del tutto diverso basato unicamente sulle detrazioni fiscali delle donazioni private e sulla destinazione volontaria del due per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche.
La legge prevedeva inoltre l’istituzione di una Commissione di garanzia per il controllo dei rendiconti dei partiti che avesse il compito di verificare la regolarità dei bilanci delle formazioni politiche presenti in Parlamento. Tuttavia, la Commissione non è riuscita a svolgere i necessari controlli per gli anni 2014-2015 e questo ha fatto sì che l’erogazione di parte del finanziamento venisse bloccato. Per giungere allo sblocco dei finanziamenti la Camera ha già fatto approvare il Ddl Boccadutri. Il testo, approdato oggi in Senato, dovrebbe essere approvato entro la fine della giornata tra le contestazioni dei grillini.
Così parla Gianluca Castaldi, capogruppo del M5S al Senato: “Dopo la truffa della legge Boschi-Verdini che regala l’immunità parlamentare a consiglieri regionali e sindaci ecco il blitz super veloce sulla legge Boccadutri che regala milioni di euro ai partiti senza controllare i bilanci”. Non meno pesanti le dichiarazioni di Enrico Cappelletti, capogruppo M5S in commissione giustizia: “Le unioni civili slittano a data da destinarsi. Il provvedimento viene incardinato in Aula ma è una finzione, perché verrà immediatamente sospeso per lasciare spazio ad un’ennesima vergogna, la legge Boccadutri, da approvare prima dell’inizio della sessione di bilancio”.