In Egitto non si ferma la brutale repressione contro l’opposizione
Un tribunale militare egiziano ha condannato a morte per terrorismo otto sostenitori dei Fratelli Musulmani. Il tribunale ha condannato altri 12 membri del movimento all’ergastolo. Altri sei hanno ricevuto 15 anni di pene detentive, riferisce il giornale Al-Ahram. Due degli imputati sono stati assolti e altri due sono stati condannati in contumacia. Gli imputati sono stati accusati di appartenenza a un gruppo illegale e di pianificare attacchi contro l’esercito e la polizia. I verdetti possono ancora essere oggetto di ricorso.
Dalla cacciata di Morsi, eletto presidente del Paese nel 2012, ma spodestato solo un anno più tardi con un colpo di Stato militare guidato dall’ora capo dell’esercito e attuale presidente Abdel-Fattah el-Sisi, migliaia di manifestanti anti-governativi, per lo più sostenitori della Fratellanza, sono stati arrestati e centinaia sono stati uccisi nel corso della brutale repressione attuata dal regime di el-Sisi. La Fratellanza ha promesso una “resistenza pacifica al colpo di Stato.”