Albania – Il ministero dell’Interno albanese ha rilasciato martedì una dichiarazione sulle attività terroristiche del gruppo terroristico Mko e ha fornito spiegazioni sugli scontri tra le forze terroristiche e la polizia albanese. I media albanesi hanno riferito che diverse persone sono rimaste ferite mentre la polizia ha ispezionato la base dell’organizzazione terroristica Mujahedin-e Khalq (Mko) a Manez.
A seguito degli scontri scoppiati tra le forze terroristiche e la polizia albanese, un terrorista dell’Mko è stato ucciso e dozzine di altri sono rimasti feriti. I rapporti hanno aggiunto che sei dei terroristi feriti sono in condizioni di salute critiche.
In reazione all’incidente, il ministero dell’Interno albanese ha rilasciato una dichiarazione affermando che l’operazione di polizia è stata eseguita secondo la legge e un’ordinanza emessa dal tribunale antiterrorismo.
Il ministero albanese ha aggiunto che secondo un accordo raggiunto tra l’Albania e i terroristi dell’Mko nel 2014, le forze dell’Mko hanno chiesto asilo nel Paese con il pretesto di motivi umanitari, ma hanno violato l’accordo svolgendo attività terroristiche e informatiche.
Nel comunicato si aggiunge che la polizia albanese ha preso il controllo della base dei terroristi per un’ora e ispezionato i loro uffici e dispositivi elettronici. Alcuni dispositivi elettronici non convenzionali, tra cui una serie di droni, sono stati sequestrati dalla polizia.
L’Mko ha condotto numerosi omicidi e attentati contro statisti e civili iraniani dalla vittoria del 1979 della Rivoluzione Islamica iraniana. I suoi membri sono fuggiti dall’Iran nel 1986 in Iraq, dove hanno goduto del sostegno dell’ex dittatore iracheno Saddam Hussein.
Dei 17mila iraniani uccisi in attacchi terroristici dalla Rivoluzione Islamica, circa 12mila sono caduti vittime degli atti di terrore dell’Mko. I terroristi godono della libertà di attività negli Stati Uniti e in Europa e tengono persino riunioni regolari con funzionari europei e americani.
di Redazione
