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I sionisti cristiani aprono la strada a Theodore Herzl

I sionisti cristiani aprono la strada a Theodore Herzl – Il predicatore inglese-irlandese John Nelson Darby, a cui si deve il marchio dell’escatologia cristiana coincidente con il messianismo ebraico, viaggiò in Nord America e in molti altri Paesi per diffondere le sue idee. Incontrò diversi pastori influenti in tutto il mondo di lingua inglese, tra cui James Brookes, il futuro mentore di Cyrus Scofield. I suoi viaggi e la diffusione delle sue opere scritte rese popolari le sue opinioni escatologiche tra alcuni ambienti americani e inglesi durante il risveglio del 19° secolo. Le convinzioni di Darby erano particolarmente attraenti per l’élite di entrambi i Paesi, con alcuni nobili inglesi i quali pubblicarono giornali che sollecitavano gli ebrei ad immigrare in Palestina già nel 1840. 

Charles Taze Russel

Un’altra figura di spicco influenzata dalla “dottrina degli ultimi giorni” di Darby fu il predicatore americano Charles Taze Russel, la cui chiesa in seguito dette origine a diverse chiese, tra cui i Testimoni di Geova. Decenni prima della fondazione del moderno sionismo politico, Russel iniziò a predicare – non solo ai cristiani, ma anche agli ebrei negli Stati Uniti e altrove – sulla necessità dell’immigrazione ebraica di massa in Palestina. Come aveva fatto il rabbino Kalisher qualche decennio prima, Russel scrisse una lettera nel 1891 a un ricco membro della famiglia bancaria dei Rothschild, Edmond de Rothschild, nonché a Maurice von Hirsch, un ricco finanziere tedesco, sul suo piano per l’insediamento ebraico in Palestina.

Lo stesso piano doveva riaffiorare qualche anno dopo nel libro sionista più influente di tutti i tempi, Thr Jewish State (1896) di Thedore Herzl. Non è noto se Rothschild o Hirsh siano stati influenzati dalla lettera di Russel, sebbene le idee di Russel abbiano avuto un impatto duraturo su alcuni eminenti ebrei e cristiani americani in merito alla sua promozione dell’immigrazione ebraica in Palestina.

Il Blackstone Memorial (1891)

Lo stesso anno in cui Russel scrisse la sua lettera a de Rothschild e a von Hirsch, un altro influente predicatore dispensazionalista scrisse un altro documento che viene spesso trascurato nell’esplorazione del ruolo dei cristiani americani nello sviluppo e nella divulgazione del sionismo.

William Blakstone, un predicatore americano che fu enormemente influenzato da Darby e da altri dispensazionalisti dell’epoca, aveva trascorso decenni a promuovere con grande fervore l’immigrazione degli ebrei in Palestina come mezzo per adempiere la profezia biblica.

Il top degli sforzi di Blackstone arrivò sotto forma del Blackstone Memorial, una petizione che sosteneva che l’allora presidente degli Stati Uniti, Benjamin Harrison e il suo segretario di stato, James Blaine, agirono “a favore del ripristino della Palestina agli ebrei”. La petizione, in gran parte dimenticata, chiedeva a Harrison e Blaine di usare la loro influenza per assicurare la promozione in tempi brevi di una conferenza internazionale che considerasse le condizioni degli israeliti e le loro rivendicazioni in Palestina come la loro antica dimora e promuovesse l’alleviamento della loro condizione di sofferenza.

I firmatari del Black Memorial includevano J.d.Rockfeller, il primo miliardario del paese; J.P.Morgan, il ricco banchiere, Willia, MaKinley, futuro presidente degli Stati Uniti; Thomas Bracktt Reed, allora presidente della Camera; Melville Fuller, giudice capo della Corte Suprema; i sindaci di New York, Filadelfia, Baltimora, Boston e Chicago, le cinque città dove fu diffuso il Memorial, gli editori del Boston Globe, del New York Times, del Washington Post e del Chicago Tribune e molti altri membri del Congresso, nonché uomini d’affari influenti e sacerdoti. Sebbene alcuni rabbini siano stati inclusi come firmatari, il contenuto della petizione è stato contrastato dalla maggio parte delle comunità ebraiche americane. In altre parole l’obiettivo principale del sionismo, prima ancora che diventasse un movimento, era ampiamente sostenuto dall’élite cristiana americana, ma contrastato dagli ebrei americani.

Il Blackstone Memorial avrebbe poi attirato l’attenzione di Louis Brandeis, uno dei più importanti sionisti ebrei americani, che in seguito di sarebbe ricvolto a Blackstonecome il “vero padre del sionismo”, secondo lo stretto amico di Brandesi, Nathan Straus. Alla fine Brandesi riuscì a convincere un anziano Blackstone a presentare una petizione all’allora presidente Woodow Wilson con un secondo Memorial nel 1916 che fu presentato in privato a Wilson quasi un anno dopo.

Wilson alla fine appoggiò il nuovo documento che non fu mai presentato pubblicamente al presidente, ma privatamente dal rabbino Stephen Wise, documento che influenzò fortemente il presidente. 

di Cristina Amoroso

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