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Hezbollah, tra fascino, mistero e fede

In Siria, il movimento di Resistenza libanese Hezbollah sta scrivendo un’altra storica pagina di fede ed eroismo. Da diversi anni il Partito di Dio è impegnato in vaste operazioni militari per liberare il Paese dall’aggressione terroristica.

Hezbollah non è un gruppo paramilitare ordinario; l’organizzazione interna è più segreta e complessa di quanto lo possa essere la mafia americana; non si sa chi sono i loro comandanti di campo, nessuno conosce i loro movimenti. Hezbollah fonda i suoi pilastri sulla fede e la devozione all’Islam; questo è uno dei motivi per cui è conosciuto anche come “Al-Muqawama Al-Islamiya” (Resistenza islamica). Per i soldati di Hezbollah, il pensiero del martirio non è qualcosa che temono, è qualcosa che accolgono come parte del loro dovere verso Allah e l’Islam.

Hezbollah non è assolutamente accessibile dall’esterno. I combattenti provengono soprattutto dalla popolazione sciita del Libano (prevalentemente dai Governatorati di Nabatiyeh, Beqa’a e Beirut). Hezbollah non è l’unica organizzazione sciita in Libano, infatti è attivo anche lo storico movimento Amal di Nabih Berri, che riscuote ancora oggi ampi consensi tra la popolazione sciita libanese.

Il segretario generale dell’organizzazione è Sayyied Hassan Nasrallah (Abu Hadi), divenuto leader dopo la morte nel 1992 di Sayyid ‘Abbas al-Musawi per mano del Mossad (servizi segreti israeliani). Sayyied Nasrallah è un leader estremamente carismatico, le sue parole suscitano profondo rispetto anche da parte dei più acerrimi nemici. Più volte i comandanti militari israeliani hanno sottolineato l’estrema attendibilità dei discordi di Nasrallah, facendo trasparire anche una certa stima nei confronti del leader libanese.

Oggi il Partito di Dio è impegnato nella guerra in Siria per scongiurare che il conflitto possa oltrepassare i confini libanesi. Tuttavia, nonostante la durata di questa guerra, Hezbollah resta invisibile e relativamente sconosciuto. Buona parte delle immagini mediatiche che vengono presentate al pubblico dalla Siria sono state scattate dall’esercito siriano, anche se i combattimenti sono stati sostenuti da Hezbollah. Un altro esempio che dimostra l’etica con cui la Resistenza libanese affronta i combattimenti, risale alla liberazione del borgo cristiano di Maaloula. Una volta vinta la battaglia contro i “ribelli” siriani, un soldato di Hezbollah suonò la campana della chiesa e salutò la statua della Vergine Maria. Mentre i media e la popolazione civile delle città vicine si precipitarono a Maaloula, dei combattenti libanesi non c’era più traccia.

Forse, questo è ciò che li rende realmente una formazione rivoluzionaria unica al mondo; la loro dedizione, la loro fede e la loro perseveranza per la vittoria usurpa il loro desiderio di notorietà e di gloria individuale. Questo è Hezbollah.

di Giovanni Sorbello

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