Hezbollah: Stati Uniti dietro tutte le sofferenze in Libano
Tutte le sofferenze in Libano oggi sono state causate direttamente o indirettamente dagli Stati Uniti, ha affermato un alto funzionario del movimento di Resistenza Hezbollah. “Oggi, quelli che hanno distrutto il Libano sono gli Stati Uniti, che continuano a interferire in tutti gli affari di questo Paese”, ha dichiarato Hashim Safi al-Din, il capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah, all’agenzia stampa libanese al-Ahed.
Safi al-Din ha sottolineato che le sanzioni statunitensi al Libano hanno preso di mira i bisogni di tutte le persone della regione. Le osservazioni sono arrivate dopo che il primo ministro designato Saad al-Hariri ha dichiarato di aver abbandonato i suoi sforzi per formare un nuovo governo, citando disaccordi con il presidente, Michel Aoun.
Hariri è stato designato per formare il nuovo governo in ottobre, dopo le dimissioni del primo ministro Hassan Diab a seguito della micidiale esplosione del porto di Beirut del 4 agosto.
Il Libano sta attraversando quella che la Banca Mondiale ha definito una delle peggiori depressioni della storia moderna, in particolare in termini di effetti sul tenore di vita.
La valuta del Paese ha perso oltre il 90% del suo valore dall’autunno 2019 e più della metà della popolazione è rimasta senza lavoro a causa della chiusura delle imprese.
Secondo la Banca Mondiale, il prodotto interno lordo del Paese di sei milioni di persone è crollato di circa il 40% a 33 miliardi di dollari l’anno scorso, rispetto i 55 miliardi di dollari del 2018.
Nel corso delle sue osservazioni, Safi al-Din ha affermato che la tirannia degli Stati Uniti prende di mira il Libano, la Palestina e qualsiasi luogo nella regione in cui vi siano dignità e resistenza.
“Gli americani sono venuti in Iraq, Afghanistan e Siria per condurre atti di sabotaggio e hanno inviato armi e missili ai sauditi per distruggere lo Yemen”, ha aggiunto il funzionario libanese.
Safi al-Din ha sottolineato il lancio dell’Operazione al-Quds Sword da parte dei gruppi della Resistenza palestinese nella Striscia di Gaza contro Israele, in rappresaglia per l’aggressione israeliana contro i palestinesi a Gerusalemme. L’operazione è stata la battaglia della “verità” contro la menzogna” e la difesa dei valori e dell’umanità e di tutte le persone onorevoli del mondo.
di Redazione