AttualitàPrimo Piano

Hezbollah: “Siamo abituati a essere pazienti e a vincere”

Beirut – Riportiamo la dichiarazione rilasciata ieri dal movimento Hezbollah, sulla decisione del governo libanese di disarmare la Resistenza.

Il governo del Primo Ministro, Nawaf Salam, ha commesso un grave peccato prendendo la decisione di privare il Libano delle sue armi per resistere al nemico israeliano. Ciò indebolisce le capacità e la posizione del Libano di fronte all’aggressione israelo-americana in corso contro di esso, e realizza per Israele ciò che non è riuscito a realizzare con la sua aggressione contro il Libano, che abbiamo affrontato con la Battaglia dei Primi Guerrieri, che ha portato a un accordo che obbliga Israele a cessare la sua aggressione e a ritirarsi dal Libano.

Questa decisione costituisce una chiara violazione della Carta e contraddice la dichiarazione ministeriale del governo, che al paragrafo cinque afferma: “Il governo si impegna, in conformità con il Documento di Accordo Nazionale adottato a Taif, ad adottare tutte le misure necessarie per liberare tutti i territori libanesi dall’occupazione israeliana, estendere la sovranità dello Stato su tutti i suoi territori utilizzando esclusivamente le proprie forze e schierare l’esercito libanese nella zona di confine libanese riconosciuta a livello internazionale”. Preservare la forza del Libano e le armi di Hezbollah sono misure essenziali.

Anche impegnarsi per accrescere la forza del Libano armando e rafforzando l’esercito per consentirgli di espellere il nemico israeliano dal territorio dello Stato, liberarlo e proteggerlo è una misura necessaria. Questa decisione è stata presa in seguito alle direttive dell’inviato statunitense Barak, come indicato nelle motivazioni della sua presentazione al Consiglio dei Ministri e nelle motivazioni della sua approvazione, con il Primo Ministro Salam che ha annunciato che il Consiglio dei Ministri “ha deciso di proseguire la discussione del documento americano giovedì 7 luglio e di incaricare l’esercito libanese di elaborare un piano di attuazione per il contenimento delle armi entro la fine dell’anno”.

Questa decisione serve pienamente gli interessi di Israele e lascia il Libano esposto al nemico israeliano senza alcuna deterrenza. Il governo ha ignorato l’impegno assunto dal Presidente Joseph Aoun nel suo discorso inaugurale di discutere una strategia di sicurezza nazionale, affermando: “Il mio impegno è quello di chiedere la discussione di una politica di difesa integrata come parte di una strategia di sicurezza nazionale a livello diplomatico, economico e militare, che consenta allo Stato libanese di rimuovere l’occupazione israeliana e respingere la sua aggressione da tutti i territori libanesi”. La decisione del governo rientra in una strategia di resa e in una chiara negazione dei fondamenti della sovranità libanese.

L’uscita dei ministri di Hezbollah e del Movimento Amal dalla sessione è un’espressione del rifiuto di questa decisione, un’espressione del rifiuto della Resistenza, in quanto rappresenta segmenti significativi della società libanese di tutte le regioni, sette e partiti. È anche un’espressione del diffuso rifiuto popolare della decisione di sottoporre il Libano alla tutela americana e all’occupazione israeliana.

Questa decisione mina la sovranità del Libano e dà a Israele carta bianca per manometterne la sicurezza, la geografia, la politica e la futura esistenza. Pertanto, tratteremo questa decisione come se non esistesse.
Allo stesso tempo, siamo aperti al dialogo, alla fine dell’aggressione israeliana contro il Libano, alla liberazione del suo territorio, al rilascio dei prigionieri, agli sforzi per costruire lo Stato e ricostruire ciò che è stato distrutto dalla brutale aggressione. Siamo pronti a discutere la strategia di sicurezza nazionale, ma non nel contesto dell’aggressione.

L’accordo deve essere attuato innanzitutto dalla parte israeliana e il governo deve agire con priorità. “Adottando tutte le misure necessarie per liberare tutti i territori libanesi dall’occupazione israeliana”, come affermato nella sua dichiarazione ministeriale. Al nostro onorevole popolo, diciamo: Una nuvola estiva passerà, se Dio vuole. Ci siamo abituati a essere pazienti e a vincere.

di Redazione

Mostra altro

Articoli correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi