Hezbollah: incubo terrificante per Israele
Con l’intensificarsi delle operazioni di terra israeliane nel sud del Libano, è inevitabile per i militari di Tel Aviv cadere nelle imboscate con ordigni esplosivi che la Resistenza Islamica in Libano – Hezbollah ha precedentemente piazzato. Questo tipo di ordigni hanno sempre causato pesanti perdite tra i soldati israeliani, fin dalla Liberazione del 2000.
Questi ordigni hanno dimostrato, nel corso di numerose operazioni, la loro efficacia e intensità di letalità, e la Piana di Ansariyah ne è la migliore testimonianza, fino a diventare un incubo terrificante per l’esercito israeliano.
Informazioni più importanti su questi ordigni
Si tratta di ordigni esplosivi improvvisati, progettati per creare una raffica di frammenti letali entro uno specifico angolo direzionale e con un raggio di almeno 10 metri. Questo dispositivo è piuttosto piccolo, posizionato su due gambe a forma di forbice, e può essere utilizzato in prossimità di siti difensivi. Si attiva in diversi modi: filo di inciampo, attivazione manuale, tramite un dispositivo wireless o un telefono cellulare, oppure tramite occhio che funziona con la radiazione infrarossa. È possibile utilizzare alcuni strumenti, come la fibra di vetro, per mimetizzare questo dispositivo in modo che corrisponda al luogo dell’imboscata, rendendo difficile scoprirlo e disattivarlo.
Fu utilizzato per la prima volta dalle forze di occupazione americane nella guerra del Vietnam, con il nome M-18A1 Claymore. La Resistenza Islamica in Libano lo ha utilizzato con grande successo in numerose imboscate, come la famosa imboscata di Ansariyeh nel 1997, nella quale furono uccisi numerosi ufficiali e soldati della 13a Unità Speciale dei Marines Shaiteet.
Da allora, questo dispositivo ha avuto un modello speciale prodotto da Hezbollah, che dirige un raggio di sfere di metallo mortali su un singolo bersaglio e può persino penetrare una jeep blindata.
Hezbollah terrorizza Israele
Negli ultimi anni, Israele ha espresso grande timore che questo tipo di ordigni raggiungessero la Resistenza palestinese in Cisgiordania. Molti resoconti della stampa affermano che questi pacchi sono effettivamente arrivati, dopo essere stati contrabbandati attraverso la Giordania.
Lo stesso giorno in cui furono effettuati gli attacchi al cercapersone, il servizio di sicurezza generale israeliano, “Shin Bet”, affermò di essere stato in grado di contrastare un tentativo di omicidio da parte di Hezbollah contro un alto funzionario della difesa nel profondo di Tel Aviv. Lo Shin Bet ha aggiunto che un palestinese nei territori occupati del 1948 era stato dotato di un dispositivo di questo tipo dotato di telecamera e comunicazione cellulare. Non ha menzionato il nome del funzionario preso di mira.
di Redazione