Medio Oriente

Hezbollah: Arabia Saudita vuole dominare politica libanese

Il vice segretario generale di Hezbollah, Sheikh Naim Qassem, ha avvertito che l’Arabia Saudita intende dominare la politica libanese.

Reagendo alle dimissioni del ministro dell’Informazione libanese, George Kordahi, le cui critiche alla campagna militare guidata dai sauditi contro il popolo yemenita ha scatenato una disputa e una crisi diplomatica tra i Paesi arabi, lo sceicco Naim Qassem in un’intervista televisiva ha criticato l’Arabia Saudita per l’interferenza negli affari politici del suo Paese e ha esortato il Regno arabo a “considerare il Libano uno Stato indipendente”.

“L’Arabia Saudita vuole dominare la struttura politica libanese. L’ex ambasciatore saudita in Libano, Abdul Aziz al-Khoja, ha dichiarato esplicitamente che il suo Paese ha speso circa 72 miliardi di dollari in Libano dal 1990 e non ha ottenuto nulla”, ha aggiunto Qassem.

Per quanto riguarda la situazione in Libano, lo sceicco Qassem ha affermato che Hezbollah vuole che il governo continui il suo lavoro e convochi un incontro, aggiungendo che ci sono ancora questioni da affrontare. Ha sottolineato che Hezbollah ha alleati che sono stati presi di mira direttamente da Tarek al-Bitar, un giudice libanese e capo del tribunale penale di Beirut, che è il secondo giudice a guidare le indagini sull’esplosione del porto di Beirut del 2020.

Il vice segretario generale di Hezbollah ha affermato che il Partito delle Forze libanesi, guidato da Samir Geagea, responsabile dell’agguato criminale nel distretto di al-Tayouna di Beirut, intende incitare il Paese alla sedizione per spingerlo verso una guerra civile. Ma la Resistenza e la pazienza di Hezbollah lo hanno fino ad oggi ostacolato.

Hezbollah obiettivo del regime saudita

Molti osservatori internazionali ritengono che le dimissioni di George Kordahi non cambieranno il comportamento dell’Arabia Saudita nei confronti del Libano, poiché Riyadh vuole eliminare la presenza di Hezbollah nel Paese.

Diversi Paesi del Golfo Persico hanno reagito ai commenti di Kordahi. Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Bahrain hanno richiamato i loro ambasciatori da Beirut e bandito gli ambasciatori libanesi. Arabia Saudita, Bahrain ed Emirati Arabi Uniti hanno invitato i loro cittadini a lasciare il Libano.

L’Arabia Saudita ha anche vietato tutte le importazioni libanesi nel regno, intensificando ulteriormente il divieto a tempo indeterminato su tutti i prodotti agricoli libanesi imposto ad aprile.

di Yahya Sorbello

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