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Ghouta: Elmetti Bianchi preparano nuova esibizione teatrale

Alla vigilia di ogni operazione militare durante la quale l’esercito siriano si aspetta risultati sul campo, ricompare la Goracci che strilla da Istambul: “Ghouta, bagno di sangue, 300 vittime tra cui donne e 57 bambini”; “Appello contro il massacro di 500 civili uccisi dai bombardamenti governativi in corso da domenica sulla Ghouta orientale”. A volte i media occidentali ed arabi servono allo scopo di accusare il governo siriano di avere commesso un sanguinoso attacco. Altre volte, i circoli decisionali in Occidente lo mescolano abilmente e con un sacco di cliché. Gli eroi di questa rappresentazione teatrale non sono altro che gli Elmetti Bianchi che si stanno preparando per un’ altra rappresentazione nella Ghouta orientale. Le fonti che generano orrore e sdegno sono le stesse: l’Osservatorio siriano per i Diritti umani con sede a Londra e gli Elmetti Bianchi, la nota formazione “umanitaria” filo-terroristi, fondata da James Le Mesurier, ex ufficiale dell’esercito inglese e consulente del Ministero degli Esteri e del Commonwalth, in Siria fin dalle “Primavere arabe”.

Il governo siriano che sta facendo uno sforzo supremo per liberare quest’ultima sacca di terroristi cari all’Occidente in un quartiere della capitale da quattro anni, prende le informazioni ricevute da fonti all’interno del Ghouta orientale relative agli Elmetti Bianchi che distribuiscono seriamente le maschere di protezione chimica, mossa preparatoria di una nuova sceneggiata di bombardamento con armi chimiche per fare ricadere le colpe sull’esercito arabo siriano.

Altra informazione ricevuta da Damasco sulla voce di due camion carichi di gas di cloro dalla Turchia in territorio siriano che conferma le “intenzioni precostruite” per innescare uno scenario simile a quello di agosto del 2013, quando operazioni effettuate da un esercito che stava ottenendo vittorie con armi convenzionali, venivano sporcate dai media occidentali con immagini  di dozzine di vittime di donne e bambini.

Una fonte del governo siriano ha confermato al sito web di al-Ahed che “Damasco sta monitorando da vicino tutte le operazioni in corso nel quadro dei preparativi dei gruppi terroristici per usare armi chimiche. Lo ha annunciato più di una volta nel Consiglio di sicurezza e ha informato l’Organizzazione per il Proibizionismo delle armi chimiche sull’esistenza di armi chimiche in possesso di questi gruppi terroristici che le stanno preparando per evocare gli eventi del 2013 di Ghouta, Khan Shaykhun 2017 e gli incidenti al cloro del 2015”.

La fonte ha anche sottolineato che “il falso pianto dei funzionari globali sui civili nella Ghouta orientale è in realtà il pianto delle fazioni terroristiche che tengono in ostaggio quei civili in una grande gabbia che si estende nella Ghouta. Con la consegna della chiave alle Nazioni Unite: “I suggerimenti dell’Onu per una soluzione a Ghouta includono una tregua per poter accogliere i terroristi che ritardarono l’uscita di al-Nusra da Ghouta a Idlib”.

Il governo siriano ha confermato che le accuse sulla situazione umanitaria nella Ghouta sono fuori controllo, sono pura calunnia e intimidazione e che il popolo di Ghouta, che si è ribellato contro al-Nusra, l’esercito dell’Islam e la Legione di al-Rahman, aspettano con impazienza l’arrivo dell’esercito siriano per essere liberati.

di Cristina Amoroso

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