Palestina

Gerusalemme, coloni e polizia assaltano Al-Aqsa

Nella giornata di ieri, la polizia israeliana ha preso d’assalto il complesso della Moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme, tentando di liberare i terreni dopo la preghiera del mattino e arrestando almeno 13 persone. Migliaia di palestinesi hanno compiuto le preghiere mattutine nella moschea di Al-Aqsa, in risposta alla campagna sui social media Dawn of Hope per mostrare la loro devozione alla moschea e il loro rifiuto di accettare le incursioni israeliane.

La direzione delle dotazioni islamiche di Gerusalemme ha annunciato che 25mila fedeli hanno eseguito le preghiere del venerdì nonostante le rigide misure sioniste. Numerosi coloni sionisti hanno bruciato la moschea nel villaggio di Beit Safafa, nel sud di Al-Quds (Gerusalemme), scrivendo sulle sue pareti slogan razzisti.

Gerusalemme è la capitale eterna della Palestina

Il movimento di Resistenza palestinese Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui sottolinea che “Gerusalemme è la capitale eterna della Palestina”, descrivendola come una “città araba e islamica unita senza est od ovest. Tutte le misere decisioni prese per dichiarare la città di Gerusalemme capitale per Israele è considerata stupida e riservata a fallire. Hamas ha invitato tutte le fazioni della Resistenza a condividere la responsabilità della madrepatria e collaborare alla protezione dei diritti dei palestinesi, rinunciando a tutte le forme di cooperazione per la sicurezza con l’occupazione israeliana.

Il portavoce del movimento di Resistenza palestinese Hamas, Hazem Qassem, ha sottolineato che “la continua aggressione israeliana sulla terra della Cisgiordania richiede una posizione palestinese collettiva per intensificare la Resistenza globale in Cisgiordania. Qassem ha anche invitato la leadership dell’Autorità palestinese ad interrompere il coordinamento della sicurezza con l’esercito di occupazione israeliano e fermare ogni forma di repressione contro le Forze della Resistenza.

Sulla stessa lunghezza d’onda i Comitati di Resistenza popolare (Lijān al-Muqāwama al-Shaʿbiyya): “La nostra pazienza non durerà a lungo se il regime sionista non toglierà l’assedio contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza. La sofferenza del nostro popolo non ci impedisce di combattere la battaglia per rompere l’assedio con tutti i mezzi a nostra disposizione. I nostri missili sono pronti a colpire gli obiettivi sionisti in tutti i territori occupati della Palestina“.

di Yahya Sorbello

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