Gaza, 35mila palestinesi vivono da sfollati a tre anni dalla guerra
Secondo il Norwegian Refugee Council, a tre anni dall’ultima brutale aggressione militare israeliana contro la Striscia di Gaza, almeno 35mila cittadini palestinesi continuano a vivere da sfollati. L’ultimo conflitto armato tra Israele e la Resistenza palestinese ha avuto luogo tra luglio e agosto del 2014.
Negli ultimi mesi, la situazione a Gaza è diventata critica a causa della mancanza di carburante per i generatori degli ospedali, gli impianti di trattamento delle acque e i tagli di corrente, riporta il comunicato stampa. Molte famiglie continuano a vivere nelle tende, l’assistenza umanitaria nella regione è limitata dall’assedio imposto dal regime israeliano, condannando le persone alla totale dipendenza dagli aiuti umanitari sempre meno sufficienti alle esigenze.
L’ultima aggressione militare israeliana contro la Striscia di Gaza (8 luglio – 26 agosto 2014), il regime di Tel Aviv lanciò oltre 5.085 attacchi aerei, 8.210 missili, 15.736 attacchi da mare e circa 40mila aggressioni da terra. 1.563 civili palestinesi morirono, oltre 11mila furono feriti. Mezzo milione divennero sfollati (più di 1/4 della popolazione). Oltre 22mila abitazioni furono abbattute del tutto o in parte, 17 dei 32 ospedali di Gaza riportarono gravi danni e furono chiusi, 26 scuole andarono distrutte totalmente e oltre cento furono danneggiate. Più di 400 laboratori e aziende chiusero. La Striscia di Gaza è stata occupata da Israele a seguito della guerra arabo-israeliana dei Sei giorni nel 1967.
Ma questa incredibile tragedia umanitaria non ferma la fede e il coraggio dei gazawi che, tra miseria e disperazione, non dimenticano mai di rinnovare quell’atto di fede e Resistenza, rimasto ormai l’unica arma di fronte ai crimini dell’oppressore e all’indifferenza dei complici.
di Redazione