Gaza, aumento dei prezzi peggiora la crisi

Tra le macerie della guerra e una carestia sempre più grave, oltre due milioni di persone nella Striscia di Gaza stanno vivendo giorni strazianti, con i prezzi dei beni di prima necessità che salgono a livelli senza precedenti. Non ci sono prospettive economiche o umanitarie che offrano speranza, mentre l’occupazione stringe la sua morsa sulla Striscia, tenendo i valichi completamente chiusi per oltre cinque mesi.
In uno scenario che riflette la profondità della tragedia umanitaria, i prezzi dei prodotti alimentari nella maggior parte di Gaza hanno superato i limiti ragionevoli, trasformando le più semplici necessità della vita in un sogno lontano.
Secondo il monitoraggio di un giornalista del Palestinian Information Center, questi prezzi sono il risultato della politica sistematica di assedio e fame di Israele:
- 1 kg di farina: 50 shekel (15 $)
- 1 kg di zucchero: 400 shekel (108 $)
- 1 litro di olio: 250 shekel (67,5 $)
- 250 grammi di caffè: 500 shekel (135 $)
- 1 kg di pomodori: 100 shekel (27 $)
- 1 scatoletta di tonno: 30 shekel (8,1 $)
- 1 polpetta di falafel: 1 shekel (0,27 $)
- Uva e fichi: 120 shekel al chilo (32,4 $)
- Cetrioli: 90 shekel al chilo (24,3 $)
Questi prezzi esistono in un contesto di estrema povertà che attanaglia Gaza sotto il peso del genocidio, con tassi di povertà e disoccupazione che raggiungono il 90%.
Gaza, la carestia è ormai una realtà
Non si tratta semplicemente di una crisi economica o di un’ondata di inflazione passeggera, ma di una vera e propria carestia che bussa alle porte di migliaia di famiglie. Secondo le organizzazioni internazionali, intere famiglie dipendono da un solo pasto al giorno e alcune non mangiano da giorni.
In un’intervista con il corrispondente di Palestinian Information Center, uno sfollato di Khan Yunis ha dichiarato: “Andiamo al mercato per comprare qualcosa per sfamare i nostri figli, ma non c’è niente a prezzi accessibili. Se troviamo cibo, è a prezzi assurdi. Ora calcoliamo il cibo in grammi, non in chilogrammi”. Un semplice pasto a base di lenticchie ora costa più di 30 dollari, mentre prima della guerra non costava più di 1 dollaro. Frutta, verdura e carne sono ormai sogni lontani”.
di Redazione