Esercito siriano dispiega moderni sistemi antiaerei
L’esercito siriano ha schierato moderni sistemi antiaerei in un’importante base militare nella provincia meridionale della città di Damasco.
Fonti militari hanno riferito che le Forze di difesa aerea siriane hanno dispiegato diverse batterie Pechora S-125 pesantemente modificate (un sistema progettato dai sovietici originariamente costruito negli anni ’60) nella base aerea di Marj Ruhayyil, a sud della città di Damasco.
La variante modernizzata in questione è la versione M2 dell’S-125 Pechora, che oltre ad avere un record di probabilità di target migliorato, è tecnicamente in grado di localizzare e intercettare missili da crociera a bassa quota. Il potenziamento della rete locale di difesa aerea della base di Marj Ruhayyil è probabilmente una risposta al crescente numero di attacchi aerei effettuati da aerei da guerra israeliani contro postazioni e basi militari siriani nella provincia di Damasco e nelle regioni limitrofe nel corso del 2017.
Un comunicato stampa russo ha riferito la settimana scorsa che le unità di artiglieria dell’esercito siriano stanno utilizzando blindati Shilka modernizzati di produzione russa, per colpire la roccaforte dei gruppi terroristici nel sud-ovest di Damasco. Il sito web in lingua araba dell’agenzia di stampa statale russa Sputnik ha riferito che le unità di artiglieria dell’esercito stanno utilizzando anche cannoni Zu-23 montati su veicoli blindati per colpire le postazioni dei terroristi a Beit Jinn e Mughur al-Mir, nel sud-ovest di Damasco.
Il sito web in lingua araba dell’Amn con sede in Libano, ha riferito che Mosca ha consegnato all’inizio di ottobre 40 carri armati T-90 all’esercito siriano, aggiungendo che il numero dei carri armati consegnati è sufficiente per costituire un battaglione corazzato. I carri armati T-90 di nuova generazione sono stati trasportati da navi da carico russe verso la città portuale di Lattakia in Siria, attraverso lo Stretto del Bosforo. I nuovi carri armati verranno consegnati alle unità speciali dell’esercito che stanno conducendo operazioni contro le postazioni nemiche.
di Redazione