L’esercito siriano ha contrastato un pesante attacco dei terroristi dell’Isil nella provincia centrale di Homs, uccidendo circa 22 terroristi durante gli scontri.
Il cosiddetto Osservatorio siriano per i diritti umani ha affermato che l’esercito siriano sostenuto da attacchi aerei russi stanno combattendo i terroristi per impedire loro di entrare nella città deserta di al-Sukhna, ad Homs. Il gruppo di monitoraggio con sede nel Regno Unito ha anche affermato che almeno 27 militari siriani sono rimasti uccisi durante gli scontri.
Esercito siriano tra terroristi e Coronavirus
L’offensiva giunge quando l’Unione Europea ha affermato che sta prendendo in considerazione ulteriori sanzioni contro la Siria, mentre il Paese arabo devastato dalla guerra sta combattendo anche la diffusione del coronavirus.
In una dichiarazione rilasciata giovedì, il capo della politica estera dell’Ue, Josep Borrell, ha accolto con favore un rapporto dell‘Organizzazione per il divieto delle armi chimiche (Opcw) che accusa la Siria di presunti attacchi tossici nella regione occidentale di Hama alla fine di marzo 2017, affermando che il blocco di 27 membri è pronto a prendere in considerazione ulteriori sanzioni contro Damasco.
La Siria ha respinto i rapporti dell’Opcw come “fuorvianti” e basati su informazioni inventate fornite dai terroristi e dal cosiddetto gruppo di protezione civile, White Helmets. La Russia ha anche censurato il rapporto dell’Opcw definendolo “inaffidabile”, affermando che il cane da guardia ha violato il principio di base del suo lavoro conducendo un’indagine remota senza visitare i siti.
La guerra in Siria dura ormai da nove lunghi anni, ha registrato oltre 400mila morti e 11.4 milioni di persone sono state costrette a fuggire per trovare un rifugio sicuro in altre nazioni sin dall’inizio del conflitto nel marzo 2011.
L’Onu, a giudicare dall’appello delle varie agenzie e dei vari funzionari, sembra avere le mani legate. Al momento un dibattito sull’effettiva utilità di un’organizzazione di tale grandezza e centralità nelle politiche mondiali, è del tutto inutile, anzi non auspicabile. Tuttavia è innegabile che serve un forte cambiamento.
di Redazione
