Eni aprirà conti in rublo per i pagamenti del gas russo
L’annuncio arriva dopo che la Commissione europea ha inviato ai Paesi una guida aggiornata sulle sanzioni, che non vieta esplicitamente l’apertura di un conto in rubli. La società energetica italiana Eni aprirà un conto in rubli presso Gazprombank come precauzione per garantire che il prossimo pagamento per il gas russo dovuto nei “prossimi giorni” vada a buon fine.
La Commissione europea ha avvertito martedì che ciò violerebbe le sanzioni dell’Ue imposte a Mosca per l’invasione dell’Ucraina.
L’annuncio di Eni arriva dopo che la Commissione ha inviato ai paesi una guida aggiornata sulle sanzioni, che non vieta esplicitamente l’apertura di un conto in rubli. Il Cremlino ha chiesto agli acquirenti di convertire i pagamenti del gas nella valuta russa.
La società ha aggiunto di aver respinto la richiesta del fornitore russo Gazprom Export di modificare il suo contratto di fornitura a lungo termine esistente. Il mese scorso la Polonia PGNiG e la Bulgaria Bulgargaz hanno respinto richieste simili, portando Gazprom a interrompere le consegne.
“La Società aprirà temporaneamente i due conti” – uno in euro e uno in rubli – “fermi restando i diritti contrattuali, che prevedono comunque il pagamento in euro”, ha dichiarato Eni.
La società italiana ha affermato che sia Gazprom Export che le autorità russe hanno confermato che gli obblighi di pagamento saranno considerati completi con il deposito iniziale in euro e che la conversione della valuta avverrà entro 48 ore senza alcun coinvolgimento della Banca Centrale Russa sanzionata. La società ha affermato di agire “in conformità con l’attuale quadro delle sanzioni internazionali”.
Un portavoce della Commissione ha affermato martedì che l’apertura di un secondo conto denominato in rubli con Gazprombank “va oltre ciò che abbiamo detto era consentito nelle linee guida fornite agli Stati membri”.
di Redazione