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Elezioni europee, un’onda verde si abbatte sull’Europa

Le elezioni europee che si sono concluse domenica scorsa si sono contrassegnate per due fattori fondamentali: i sovranisti saranno in netta minoranza nel parlamento europeo, mentre un’onda verde prenderà posto e sarà fondamentale per la costituzione del nuovo parlamento europeo. Il boom dei Verdi lo si è avuto in Germania, Francia e Finlandia, mentre in Italia il partito non è riuscito ad andare oltre un 2,3% a dimostrazione che le politiche ambientali, in quello che viene definito “Il paese del sole”, non hanno molto appeal.

elezioni-europeeI partiti ambientalisti hanno conquistato 69 seggi, ben 17 in più rispetto ai 52 dell’ultima legislatura; i successi più corposi sono avvenuti in Germania e in Francia dove i Verdi si sono affermati come secondo e terzo partito. Anche in Irlanda i Verdi hanno ottenuto un grande successo affermandosi come primo partito con il 20% dei voti, mentre in Finlandia il partito ecologista ha ottenuto un notevole successo con il 16% dei voti, compiendo un balzo di 7 punti percentuale, portandoli ad essere il secondo partito della nazione.

Come detto in precedenza, in Italia, la lista “Europa Verde” che vedeva l’unione tra Verdi e Possibile di Pippo Civati, ha ottenuto solo il 2,3% dei voti molto al di sotto della soglia di sbarramento del 4% che avrebbe consentito di avere almeno un rappresentante a Bruxelles. Diverso il discorso per quanto riguarda l’Alto Adige dove i Verdi hanno ottenuto l’8,68% dei voti.

Parlando di freddi numeri è impossibile non constatare come la questione italiana non è minimamente paragonabile a quanto accaduto a Berlino, Parigi, Helsinki e Dublino. In Francia i Verdi sono diventati terzo partito con il 13,47% dei voti (12 seggi).

In Germania gli ecologisti risultano essere il secondo partito con una percentuale raddoppiata rispetto alle ultime elezioni europee: “Verdi secondo partito per la prima volta”, titola Sueddeutsche Zeitung. “Acclamazione verde, Groko si schianta”, rimarca invece Der Tagesspiegel facendo riferimento al crollo dei partiti della coalizione di governo (Cdu/Csu al 28,1% e gli alleati Spd al 15,5%, Verdi al 20,8%). “Spd e Cdu perdono ferocemente, Verdi seconda forza”, conferma in prima Die Welt.

“Grazie a tutti quelli che ci hanno dato fiducia”, ha dichiarato raggiante Ska Keller, candidata di punta dei Verdi europei, in una conferenza stampa organizzata al Parlamento europeo. ”È una grande festa, ma anche una grande responsabilità tradurre in azione quello che la gente ci ha chiesto, come la protezione del pianeta e la lotta per le libertà civili”.

Il tutto appare desolante se paragonato non solo ai risultati italiani ma anche alla scarsa attenzione prestata alle esigenze ambientali durante la campagna elettorale, eppure il primo partito alle politiche di un anno fa, i 5Stelle, fecero dell’ambiente uno dei suoi cavalli di battaglia salvo abbandonarlo non appena messo piede nelle stanze del potere. Il tutto mentre un’altra capitale europea, Oslo, viene dichiarata “Capitale Verde 2019”.

di Sebastiano Lo Monaco

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