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Egitto. Morsi nomina i membri del Consiglio della Shura
Il presidente egiziano Mohamed Morsi ha annunciato i nomi dei novanta membri del Consiglio della Shura (Camera alta del parlamento), che assumerà poteri legislativi se la nuova Costituzione verrà approvata.
Secondo l’agenzia di stampa Mena, l’elenco pubblicato ieri include rappresentanti di diversi partiti politici, la Chiesa cristiana copta, istituzioni religiose e le organizzazioni femminili. I due terzi dei 270 membri del Senato sono stati eletti con un voto all’inizio di quest’anno e un terzo nominato dal presidente. Se i risultati finali dovessero indicare l’approvazione del progetto di Costituzione, la Shura assumerà quei poteri legislativi attualmente detenuti dal presidente.
Fonti non ufficiali dichiarono che oltre il 70% degli egiziani che hanno partecipato al 2° turno dei referendum, hanno votato a favore della nuova bozza di costituzione. I risultati finali sono attesi nel corso della prossima settimana.Secondo una dichiarazione del portavoce del presidente Yasser Ali, i membri designati rappresentano 17 partiti politici, di cui 12 partiti non sono stati in precedenza rappresentati nel Consiglio della Shura. Sabato scorso più di otto milioni di persone hanno espresso la loro preferenza nel secondo turno del referendum sulla nuova costituzione, in cui si afferma che la nazione deve essere governata dai principi della legge islamica. Sulla base dei risultati, il presidente Mohamed Morsi sarà obbligato a indire le elezioni per la camera bassa del Parlamento entro due mesi.
Fonti non ufficiali dichiarono che oltre il 70% degli egiziani che hanno partecipato al 2° turno dei referendum, hanno votato a favore della nuova bozza di costituzione. I risultati finali sono attesi nel corso della prossima settimana.Secondo una dichiarazione del portavoce del presidente Yasser Ali, i membri designati rappresentano 17 partiti politici, di cui 12 partiti non sono stati in precedenza rappresentati nel Consiglio della Shura. Sabato scorso più di otto milioni di persone hanno espresso la loro preferenza nel secondo turno del referendum sulla nuova costituzione, in cui si afferma che la nazione deve essere governata dai principi della legge islamica. Sulla base dei risultati, il presidente Mohamed Morsi sarà obbligato a indire le elezioni per la camera bassa del Parlamento entro due mesi.