Donne palestinesi nell’inferno del carcere di Damon
Le donne palestinesi nel carcere di Damon protestano per la loro esposizione a maltrattamenti, punizioni e dure condizioni di detenzione. La protesta giunge tramite una lettera inviata dalle detenute tramite l’avvocato della Commissione palestinese per gli affari dei detenuti e degli ex detenuti in occasione della Giornata internazionale della donna, che si celebra ogni anno l’8 marzo.
Le donne palestinesi detenute nel carcere di Damon sono private di molteplici diritti fondamentali, tra cui visite familiari, telefonate, cure mediche e bisogni essenziali. Hanno affermato che alcune di loro soffrono di problemi di salute cronici e necessitano di cure mediche periodiche, soprattutto in assenza di una dottoressa in carcere.
Hanno aggiunto che il loro accesso alle cure mediche al di fuori del carcere necessita di un coordinamento preventivo e di una lunga attesa che potrebbe durare mesi o anni. Le detenute esortano la Croce Rossa ad avere un ruolo serio e reale nei confronti delle condizioni dei prigionieri palestinesi, donne e uomini, nelle carceri israeliane.
Il servizio carcerario israeliano ha intensificato negli ultimi mesi le sue violazioni contro le donne detenute in carcere privandole dei diritti fondamentali, effettuando ripetute incursioni nelle loro celle, maltrattandole, confiscando i loro averi e multandole per presunta violazione delle leggi carcerarie.
Tra le detenute ci sono diverse madri e anziane, oltre a pazienti che soffrono di condizioni di salute molto difficili e di abbandono medico deliberato, come il caso della detenuta Israa Jaabis, che a causa di gravi ustioni necessita di interventi chirurgici.
di Redazione