Grazie ai successi ottenuti negli ultimi anni dall’esercito siriano nella battaglia contro i gruppi terroristici, la Siria e il suo popolo ritornano pian piano a quella quotidianità drammaticamente persa a causa dell’aggressione terroristica nel 2011. A testimonianza di tutto ciò, fervono i preparativi presso l’istituto generale per l’esposizione e i mercati internazionali per la prossima 60^ edizione della Fiera internazionale di Damasco che si terrà dal 6 al 15 settembre 2018 al Damascus Fairground City.
“La 60^ edizione della Fiera internazionale di Damasco sarà distinta in tutti i sensi dal punto di vista del numero dei Paesi partecipanti, delle aziende, della qualità delle esposizioni, dei numeri attesi dei visitatori, oltre alle dimensioni del riservato stand fieristico”, ha dichiarato all’agenzia Sana il direttore del General Establishment for Exhibitions e International Markets, Fares Kartli. Gli attuali preparativi includono l’aspetto strutturale relativo alla preparazione del quartiere fieristico e l’aspetto del marketing.
Kartli ha chiarito che ci sono state corrispondenze con diversi Paesi, compagnie e federazioni che hanno espresso il desiderio di partecipare alla fiera in attesa delle procedure amministrative ed esecutive per fissare le loro prenotazioni in fiera, aggiungendo che il General Establishment for Exhibitions ha scambiato corrispondenze con altri istituti fieristici nei Paesi amici, inclusi Iraq, Sudan, Libia, Iran e altri Paesi. Ha sottolineato che alla prossima edizione si dovrebbe assistere a una grande affluenza di visitatori grazie ai sacrifici dell’esercito arabo siriano che ha bonificato tutte le aree di Damasco e le sue periferie dai gruppi terroristici.
Damascus Fairground City comprende sei grandi padiglioni internazionali, il padiglione nazionale siriano, un mercato di vendita e un mercato di artigianato, oltre a padiglioni di servizio con aree esterne esposte. La prima edizione della Fiera internazionale di Damasco si è tenuta nel 1954 ed è stata rinnovata fino al 2011 a causa dell’aggressione terroristica sulla Siria, per poi riprendere di nuovo nel 2017.
di Redazione
