Curdi collaborano con Mossad per spiare Stati regionali
Decine di forze curde appoggiate dagli Stati Uniti vengono addestrate dall’agenzia israeliana di intelligence Mossad per svolgere operazioni di spionaggio contro gli Stati regionali.
L’agenzia web di notizie in lingua araba Khabour, affiliata ai “ribelli” in Siria, ha citato una fonte speciale che afferma che circa venti membri del Partito Democratico dell’Unione (Pyd) sono stati inviati da Qamishli, nella provincia di Hasaka, alle regioni occupate da Israele in Palestina per essere addestrati dal Mossad.
La fonte ha aggiunto che queste forze sono state trasferite ad Erbil nella regione irachena del Kurdistan per essere successivamente inviate nella Palestina occupata, notando che la loro formazione rientra in un piano denominato “Kurdistani Mossad” nella Siria nord-orientale. La loro missione è concentrata sul reclutamento di mercenari per il Mossad negli Stati regionali per raccogliere informazioni per Israele.
I legami tra i curdi siriani e Israele in Siria sono emersi dai media all’inizio di quest’anno. Ad aprile scorso, le Forze Democratiche Siriane (Sdf) di stanza a Deir Ezzor avevano scambiato il petrolio della Siria Orientale per ricevere armi e equipaggiamenti militari americani e israeliani. “Un convoglio militare composto da 70 camion che trasportavano equipaggiamenti militari e logistici (fabbricati negli Stati Uniti e in Israele) è stato inviato dalla coalizione a guida Usa dall’Iraq alla Siria”, ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani con sede a Londra.
Il falso mito dei curdi
Negli anni di guerra che hanno travagliato Siria ed Iraq, i media hanno imposto il mito dei Curdi, un mito cavalcato dall’Occidente, Usa per primi, per farne pedine proprie, osannate dall’opinione pubblica internazionale, da spendere per i propri interessi. Uno schema antico che si ripete a distanza di un secolo e con tutta probabilità con lo stesso esito finale per essi disastroso quando, e non passerà ormai molto tempo, la vittoria sul campo dell’Asse della Resistenza detterà l’assetto della regione e le basi della sua nuova stabilità.
I curdi sono più che mai coinvolti nella lotta per gli equilibri del Medio Oriente, tirati dentro da un Occidente (in questo caso soprattutto dagli Usa) che intende opporsi al radicale riassetto dell’area, per come sta emergendo con la vittoria dell’Asse della Resistenza dopo anni di guerra. Di qui il riproposto mito dei curdi, ma, dietro al clamore dei media, un mito già di sé ambiguo che in alcun modo potrebbe realizzarsi.
di Giovanni Sorbello