Crescono i timori a nord di Israele, oggi è l’orco ad aver paura
Visita a sorpresa del primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu presso il Comando Nord dell’esercito, per incontrare ufficiali dei servizi segreti, la dirigenza della regione e trattare una serie di argomenti, tra cui la guerra in Siria e le attività di Hezbollah.
La visita di Netanyahu, che era accompagnato dal ministro della sicurezza, Moshe Ya’alon e dal capo di Stato maggiore, Gadi Eizenkot, si è svolta nel contesto delle esercitazioni svolte dall’esercito israeliano a fronte delle presunte minacce provenienti da Iran, Siria e Libano.
Netanyahu ha dichiarato durante la visita che: “I soldi che affluiranno in Iran a seguito dell’accordo nucleare saranno utilizzati per promuovere le organizzazioni che combattono Israele. Siamo pronti per tutti gli scenari, e colpiremo quelli che cercheranno di attaccarci”.
Ya’alon, non ha perso l’occasione per attaccare il ruolo dell’Iran nel sostenere l’asse della Resistenza, affermando che i rappresentanti delle Guardie Rivoluzionarie sono attualmente in attesa dell’attuazione dell’accordo nucleare, al fine di aumentare gli aiuti per Hezbollah e le altre organizzazioni nei territori palestinesi occupati.
La visita di Netanyahu e Ya’alon nella regione settentrionale giunge in un momento in cui si dibatte sempre più, soprattutto tra i vertici militari israeliani, di una imminente guerra tra Israele ed Hezbollah. Gli analisti militari israeliani affermano che il Partito di Dio è diventato un’organizzazione militare simile agli eserciti regolari, con un arsenale di mezzi da combattimento avanzati, e in possesso di piani per un’incursione in territorio israeliano.
Fonti militari hanno espresso il timore per lo scoppio di un grande confronto militare con Hezbollah, che sarà più grave di quanto Israele abbia mai conosciuto prima e con il fronte interno esposto ad una enorme quantità di fuoco. Dopo 70 anni di crimini brutali, occupazioni e stragi, oggi è proprio l’orco ad aver paura.
di Giovanni Sorbello