Parigi è pronta ad allentare la presa sulla Corsica in un processo che potrebbe portare a uno status di autonomia ancora da definire per l’isola, ha riferito mercoledì il ministro dell’Interno francese a un quotidiano corso. I commenti, pubblicati prima di una visita di due giorni in Corsica, seguono le proteste dello scorso fine settimana che hanno riacceso le tensioni di lunga data tra la Corsica e Parigi a meno di un mese dalle elezioni presidenziali nella seconda economia della zona euro.
Il governo è determinato a impegnarsi in una “discussione senza precedenti su questioni istituzionali”, ha dichiarato Gerald Darmanin a Corse Matin. “Noto che molti candidati alla presidenza sono favorevoli a un’evoluzione istituzionale per la Corsica. Siamo pronti ad arrivare fino all’autonomia”, ha dichiarato Darmanin.
Tuttavia, ciò che esattamente significherebbe lo status di autonomia deve ancora essere deciso. Dobbiamo parlarne, ci vorrà del tempo”, ha affermato Darmanin.
I manifestanti nella città di Bastia, nel nord della Corsica, hanno attaccato la scorsa settimana edifici pubblici e lanciato molotov contro la polizia. La scintilla è scattata dopo l’attacco a un nazionalista incarcerato in una prigione della Francia continentale. Altre manifestazioni sono previste anche nel capoluogo regionale di Ajaccio, dove Darmanin incontrerà i funzionari locali.
Nel 2003, l’allora ministro dell’Interno Nicolas Sarkozy, divenuto poi presidente francese, è stato costretto a tenere un incontro politico in un aeroporto locale poiché i manifestanti hanno bloccato il suo arrivo sull’isola. Darmanin ha affermato che affrontare lo status dell’isola sarebbe una priorità durante un potenziale secondo mandato del presidente Emmanuel Macron. Gli attuali sondaggi d’opinione favoriscono Macron come il vincitore più probabile delle elezioni presidenziali del prossimo mese.
di Redazione
