Coronavirus, la solidarietà dei musulmani indiani
Lo scoppio del nuovo coronavirus nel mondo ha infettato milioni di persone e ne ha ucciso migliaia. A causa della rapida diffusione del coronavirus, in India la popolazione è stata messa in quarantena per 21 giorni. Nell’attuale difficile situazione, milioni di lavoratori bisognosi che si guadagnano da vivere dal lavoro quotidiano si trovano in una situazione molto critica.
Per rispondere a queste esigenze, la Fondazione culturale Ahl al-Bayt dell’India, in collaborazione con i membri della Fondazione, ha preparato e distribuito cibo e aiuti economici ai musulmani sciiti bisognosi. È opportuno sottolineare che la minoranza sciita in India è vittima da decenni di abusi e persecuzioni da parte sia del regime che degli estremisti Hindu.
Il segretario generale della Fondazione ha dichiarato: oltre duecento pacchi di cibo sono stati consegnati nelle case dei bisognosi dai membri della Fondazione. “Questa azione umanitaria della Fondazione continua fino alla fine del mese sacro del Ramadan in diverse parti dell’India”, ha dichiarato Hojjat al-Islam “Sayyed Sarvar Abbas Naqavi”.
La “Ahl al-Bayt Cultural Foundation of India” è stata fondata nel 2007 da numerosi studiosi e chierici indiani dell’Università Al-Mustafa – tra cui Hojjat al-Islam Sayyed Sarvar Abbas Naqavi, Sayyed Shamshad Ali Razavi, Seyyed Taghi Abbas Razavi e altri nel seminario di Qom e ha fornito numerosi servizi scientifici, culturali e assistenziali nelle regioni dell’India.
Email: ahlebaitfoundation@yahoo.com
di Redazione