Coronavirus, possibilità per Riyad di uscire dallo Yemen
La pandemia di coronavirus, che ha seminato morte e panico in tutto il mondo, per il regime saudita potrebbe rivelarsi un’ottima opportunità per cessare la fallimentare aggressione militare contro lo Yemen. Si può affermare con forza che Ansarullah è un fattore determinante e ha il sopravvento sul terreno. Questa realtà può essere compresa dalle condizioni che il movimento ha recentemente annunciato alle Nazioni Unite come le strutture di una soluzione politica alla crisi.
Mohammed Ali al-Houthi, presidente del Consiglio politico supremo che funge da amministrazione che gestisce le regioni sotto il controllo dei rivoluzionari Houthi, in un messaggio postato la scorsa settimana su Twitter ha dichiarato che Sana’a ha consegnato all’inviato speciale delle Nazioni Unite per lo Yemen il suo piano globale di azione per la fine definitiva della guerra in Yemen. Arrestare per sempre le operazioni saudite dal mare, dall’aria e dalla terra, revocare il blocco totale, porre fine alla presenza delle forze straniere nel Paese, riaprire porti, aeroporti e valichi di frontiera, avviare i negoziati di pace e infine mettere a referendum i risultati dei colloqui.
Certamente l’Arabia Saudita, che a causa delle sconfitte militari nello Yemen e della perdita del suo principale alleato, gli Emirati Arabi Uniti, sviluppa piani per dividere lo Yemen e raggiungere risultati minimi. Quindi, non sosterrà le condizioni di Sana’a. Tuttavia, si dovrebbe tener conto del fatto che l’epidemia di coronavirus offre l’opportunità d’oro al regime saudita di uscire dalle crisi sotto una falsa azione in buona fede per prevenire morti tra le sue forze, prima di essere costretta a ritirarsi sotto le pressioni internazionali e i pesanti attacchi delle forze yemenite. L’annuncio del cessate il fuoco dello scorso mese potrebbe indicare che Riyad stia prendendo in considerazione questa opportunità d’oro.
di Redazione