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Con l’aiuto della Turchia l’Isil rientra nella cittá siriana di Kobanê

di Redazione

A gennaio, dopo circa 100 giorni di combattimenti, le forze curde erano riuscite a cacciare i terroristi dell’Isil dalla città sul confine turco di Kobanê. Ieri, con la complicità e l’aiuto della Turchia i mercenari in nero sono rientrati dal confine turco attaccando nuovamente la città e seminando il terrore tra i civili. L’Isil ha attaccato approfittando del fatto che le forze militari curde si erano spostate nella provincia di Aleppo per liberare la zona di Raqaa.

L’Osservatorio siriano per i diritti umani con sede nel Regno Unito, ha confermato che gli scontri sono avvenuti nella città attraverso un attacco con autobomba condotto da un miliziano dell’Isil nei pressi della frontiera con la Turchia. L’attacco avrebbe causato la morte di almeno 120 persone.

Violenti scontri stanno avvenendo anche nella città sud-occidentale di Daraa, tra l’Isil e l’esercito siriano. Si parla di orribili atti di violenza come decapitazioni pubbliche e crocifissioni contro tutte le comunità (sciiti, sunniti, curdi e cristiani) da parte dei gruppi terroristici Takfiri. Finora in Siria le violenze provocate dai gruppi terroristici hanno causato oltre 230mila vittime.

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