Colombia, il paramilitarismo oltre le Farc
Dal 10 febbraio almeno 96 famiglie sono state costrette a spostarsi dai municipi di Tibù e Teorama, a nord di Santander, verso altre zone della Colombia. Questi i dati forniti dall’ufficio delle Nazioni Unite che monitorizza i cambiamenti relativi al processo di pace recentemente intrapreso dal governo colombiano con i gruppi armati di Farc e Eln. Diverse organizzazioni internazionali che lavorano al processo di pace segnalano il pericolo, percepito dalla popolazione locale, di nuovi possibili dislocamenti. Il vuoto di potere lasciato dai guerriglieri e dai leader delle Farc nelle zone di campagna, viene via via colmato da gruppi paramilitari che costringono la popolazione locale ad abbandonare le proprie abitazioni.
Le denunce sono iniziate il 9 febbraio con il dislocamento del fronte 33 delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia. Un gruppo dai 15 ai 50 uomini, armati, con indosso magliette con il simbolo del gruppo “Aquila Negras” hanno interrotto l’operazione di dislocamento.
Colombia, un passato che ritorna
Le organizzazioni che lavorano sul campo non sono riuscite a verificare in toto l’accaduto, le testimonianze sono poche e in alcuni casi contrastanti, ma l’ipotesa della presenza di gruppi paramilitari nella zona è stata sufficiente per seminare il panico nella popolazione locale. Tema delicato sopratutto per gli abitanti di La Gabarra, tra i quali è ancora viva la memoria del massacro avvenuto nel 1999.
“Le persone scappano per la paura, non necessariamente perché hanno assistito a una minaccia reale. È la paura della presenza di gruppi paramilitari nel territorio che li fa allontanare, soprattutto dopo le testimonianze degli ultimi giorni”- spiega Maria Carvajal, presidente della giunta di Zapagana, uno dei municipi coinvolti – “Ciò che successe nel ’99 ha lasciato una cicatrice che non vogliamo cancellare per non consentire che il passato si ripeta”.
Per nessuno è un mistero che la situazione relativa all’ordine pubblico sia complessa e al tempo stesso cruciale nel panorama degli accordi di pace. Anche per questa ragione, il ministro della Difesa Luis Carlos Villegas ha ordinato un aumento delle forze dell’ordine del 50% per evitare il rinforzamento e la diffusione dei gruppi armati organizzati.
di Irene Masala