Cessate il fuoco, Hamas: “Vittoria forgiata dal sacrificio”

Nelle prime ore del mattino, il movimento di Resistenza palestinese Hamas ha annunciato il raggiungimento di un accordo storico, che porterà a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Il gruppo ha dichiarato che l’accordo garantisce le sue richieste fondamentali, segnando quella che gli alti funzionari stanno salutando come una vittoria storica per la causa palestinese.
Cessate il fuoco comprende le condizioni non negoziabili di Hamas
Secondo l’annuncio, l’accordo realizza le condizioni non negoziabili di Hamas: la fine completa della guerra, il ritiro completo delle forze di occupazione israeliane, l’ingresso senza restrizioni degli aiuti umanitari e uno scambio completo di prigionieri.
Izzat al-Rishq, alto funzionario di Hamas, ha definito il cessate il fuoco il risultato diretto dei “grandi sacrifici e della leggendaria pazienza del nostro popolo, nonché della forza e della tenacia della Resistenza”. Ha affermato con enfasi che l’accordo rappresenta “un risultato nazionale per eccellenza”.
Un saluto al popolo e un impegno rinnovato
In un potente tributo, la dichiarazione di Hamas ha lanciato un “saluto commovente” al popolo palestinese in tutto il mondo, esprimendo immensa gratitudine per il suo “orgoglio, eroismo e onore senza pari”.
“Rendiamo omaggio al nostro popolo che ha affrontato i criminali progetti di occupazione“, si legge nella dichiarazione. “I grandi sacrifici e la tenacia del nostro popolo hanno sventato i piani di sottomissione e sfollamento dell’occupazione israeliana”.
Nonostante la tregua, il movimento rinnova il suo impegno a continuare la lotta, giurando che “non abbandonerà i diritti nazionali del nostro popolo finché non saranno conseguite libertà, indipendenza e autodeterminazione”.
“Non abbandoneremo i nostri prigionieri”
Facendo eco a questo impegno, Zaher Jabarin, capo dell’Ufficio dei martiri e dei prigionieri di Hamas, ha confermato che è stato presentato ai mediatori un elenco di prigionieri palestinesi da rilasciare. “Hamas rinnova la sua promessa ai nostri coraggiosi prigionieri e alle loro famiglie: rimarranno al centro delle priorità”, ha dichiarato Jabarin. “Non si fermerà finché l’ultimo prigioniero non sarà liberato”.
Infine, Hamas ha espresso il suo apprezzamento alle nazioni mediatrici – Egitto, Qatar e Turchia – per i loro sforzi nel garantire l’accordo. La dichiarazione include anche un appello diretto agli Stati Uniti affinché costringano Israele a rispettare tutti i suoi obblighi derivanti dalla tregua.
L’annuncio conclude un lungo e brutale capitolo, presentato da Hamas non come una semplice cessazione delle ostilità, ma come un trionfo strategico. Come ha concluso Izzat al-Rishq, ciò che l’occupazione non è riuscita a ottenere attraverso “il genocidio e la fame per due anni interi, non è riuscito a ottenerlo attraverso i negoziati”.
Il cessate il fuoco è entrato ufficialmente in vigore nella Striscia di Gaza a partire dalle 12:00 ora locale.
di Redazione