Bruxelles. Dilaga la protesta contro l’austerity. Capitale belga paralizzata
di Mauro Indelicato
A Bruxelles, mentre va in atto l’ennesimo teatrino del summit europeo, la piazza paralizza la capitale belga con tanto di barricate, proteste e blocchi stradali.
Oggetto delle proteste, è la politica di austerity imposta dalle autorità comunitarie, i cui effetti gravosi iniziano a farsi sentire anche in Belgio, culla e presunta “capitale” dell’Unione Europea; i manifestanti hanno alzato barricate, con legna data alle fiamme e cassonetti, bloccando e paralizzando Bruxelles.
A protestare sono soprattutto gli agricoltori; tasse più pesanti, produzione colata a piccola per via della concorrenza spesso sleale e tollerata dalla stessa UE, senza subbio gli operatori del settore primario belga sono tra i più tartassati dall’attuale crisi finanziaria. Ma oltre a loro, in piazza anche studenti e comitati, i quali puntano ad allargare ancor di più la protesta ed a far scendere per le strade della capitale belga un numero sempre più consistente e numeroso di manifestanti.
Anche perchè, la classe media del paese, sta vivendo momenti molto difficili, che raramente nella storia del paese si sono toccati; ma al di là dei motivi dei belgi di scendere in strada, a livello politico vedere che anche il cuore d’Europa e non solo la parte mediterranea del vecchio continente, si mobilita e scende in piazza contro l’UE, è segno di un’insofferenza dilagante verso la bandiera a dodici stelle e questo, a pochi mesi dalle elezioni europee, inizia a far tremare i vertici della comunità.