La devastante esplosione che il 4 agosto scorso ha devastato il porto di Beirut, è circondata da diversi misteri. A tal proposito, il New York Times ha pubblicato le immagini satellitari dello scafo sommerso di una nave, la MV Rhosus, sul lato settentrionale del porto di Beirut. Secondo il quotidiano, la nave lunga 86 metri e battente bandiera moldava di proprietà dell’uomo d’affari cipriota Igor Grechushkin, ha iniziato ad affondare nel febbraio 2018 dopo anni di arenamento nel porto.
La nave trasportava 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio dalla Georgia al Mozambico nell’autunno del 2013. Cosa è il nitrato d’ammonio? Si usa come fertilizzate e come esplosivo. È l’elemento chimico più usato negli attentati, che si ottiene dall’ammoniaca e dall’acido nitrico. Esplode solo se collegato a un detonatore.
La nave fece una sosta imprevista a Beirut dopo aver subito un malfunzionamento, hanno scritto nel 2015 gli avvocati libanesi che rappresentano l’equipaggio. Il New York Times riporta, citando l’allora capitano Boris Prokoshev, che la nave era effettivamente attraccata per prendere carico aggiuntivo da trasportare in Giordania.
Secondo gli avvocati, i funzionari del porto impedirono alla Rhosus di salpare durante l’ispezione della nave, successivamente abbandonata dai proprietari dopo che i noleggiatori persero interesse per il carico. Il nitrato di ammonio fu confiscato e conservato in un magazzino del porto, a solo mezzo chilometro dal naufragio.
Beirut, i misteri di una tragedia
Le immagini della terrificante esplosione avvenuta il 4 agosto nel porto di Beirut hanno fatto il giro del mondo. Questa tragedia, le cui cause sono ancora tutte da definire, ha causato sino adesso 158 morti, decine di dispersi, seimila feriti e trecentomila sfollati.
A quali conseguenze porterà questa tragedia nessuno lo può sapere. Sicuramente, dal 4 agosto tutto è terribilmente cambiato e qualsiasi scenario, anche quello più drammatico, è da tenere in considerazione.
di Yahya Sorbello
