La duplice devastante esplosione che lo scorso 4 agosto ha devastato il porto di Beirut, ha lasciato una città in ginocchio.
Ted Chaiban, direttore regionale dell’Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa, ha affermato la scorsa settimana che 100mila bambini sono stati colpiti direttamente dalle esplosioni di Beirut, secondo quanto riportato dal canale televisivo locale Lbci.
“Lavoreremo per aiutare i bambini a tornare alle loro scuole e iniziare il loro nuovo anno accademico. Circa 120 scuole sono state colpite dalle esplosioni”, ha dichiarato Chaiban durante il suo tour per controllare il dipartimento dei bambini al Karantina Hospital.
Due enormi esplosioni ha scosso il porto di Beirut il 4 agosto, scuotendo edifici in tutta la capitale del Libano e uccidendo oltre 177 persone e ferendone seimila. Le esplosioni hanno causato perdite per il Paese per miliardi di dollari.
Come se non bastassero le conseguenze delle devastante esplosione, una nuova impennata di contagi da coronavirus sta mettendo la sanità del Libano in ginocchio. A tal proposito, il ministro della Salute libanese, Hamad Hassan, ha avvertito che gli ospedali stanno raggiungendo la massima capacità di curare i pazienti affetti da coronavirus dopo che l’esplosione di Beirut ha colpito cliniche e centri sanitari.
“Gli ospedali pubblici e privati della capitale, in particolare, hanno una capacità molto limitata, sia in termini di letti in unità di terapia intensiva che di respiratori”, ha dichiarato in conferenza stampa il ministro, Hamad Hassan.
Il Libano ha registrato un picco di casi e decessi correlati al coronavirus nelle ultime settimane, e hanno raggiunto un nuovo record all’indomani della massiccia esplosione che ha colpito gran parte di Beirut.
di Redazione
