Il comandante delle Forze volontarie della Resistenza iraniana Basij, generale di brigata, Gholam Hossein Gheibparvar, ha respinto la possibilità di un conflitto militare con gli Stati Uniti.
Parlando ai giornalisti a Teheran, il generale di brigata Gheibparvar ha affermato che non c’è possibilità di una guerra tra Iran e Stati Uniti. Quando il leader della Rivoluzione islamica Ayatollah Seyyed Ali Khamenei afferma che non si verificherà alcuna guerra, c’è una base logica “forte” dietro questa analisi. Una guerra del genere è impossibile, ha dichiarato il comandante, aggiungendo: “Gli americani non cercano queste cose”.
Parlando domenica scorsa durante un incontro con i comandanti della base di difesa aerea di Khatam al-Anbia a Teheran, Khamenei ha respinto la possibilità di un conflitto militare tra Iran e Paesi nemici e, dati i calcoli politici, non esiste tale possibilità. Tuttavia, le forze armate del Paese dovrebbero rimanere vigili e aumentare le capacità delle loro forze e attrezzature giorno dopo giorno, ha dichiarato l’Ayatollah Khamenei.
Funzionari iraniani hanno ripetutamente sottolineato che il Paese non esiterà a rafforzare le sue capacità militari, incluso il suo potere missilistico, che sono interamente destinate alla difesa e che le capacità difensiva dell’Iran non saranno mai oggetto di negoziati.
A febbraio, l’ayatollah Khamenei ha chiesto maggiori sforzi per mantenere e rafforzare le capacità di difesa dell’Iran, condannando i nemici per aver contestato il programma missilistico del Paese. “Senza un momento di esitazione, il Paese deve muoversi per acquisire tutto ciò che è necessario per la difesa, anche se il mondo intero è contrario”, ha dichiarato lo scorso 18 febbraio l’Ayatollah Khamenei.
Le Forze volontarie Basij
Il Corpo dei Basij (Mobilitazione) è stato fondato per espressa volontà dell’Āyatollāh Seyyed Alī Ḥoseynī Khāmeneī nel novembre del 1979. I Basij sono subordinati e ricevono ordini dal Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica iraniana (i Pasdaran). Sono una forza ausiliaria impegnata in attività quali la tutela dell’ordine pubblico in momenti di emergenza, oppure ad assicurare il servizio sociale e organizzare le cerimonie religiose pubbliche.
Il Corpo dei Basij fruisce di una rete quasi del tutto decentralizzata, con branche presenti nella maggior parte delle moschee iraniane. Esistono anche dei sottogruppi presenti nelle Università, tra gli studenti e nelle strutture tribali iraniane. In ambito studentesco, i membri dei Basij delle scuole medie sono chiamati “Cercatori” (Peyandegan) e quelli delle scuole medie superiori “Avanguardia” (Pishgaman).
di Giovanni Sorbello
