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Bambini palestinesi torturati nelle carceri israeliane

Il Comitato Pubblico Contro la Tortura in Israele (Pcati), organizzazione non governativa israeliana che si occupa di Diritti Umani, ha pubblicato un rapporto raccapricciante secondo il quale i bambini palestinesi sarebbero sottoposti a torture di vario genere. Le torture comprendono “ingabbiamento pubblico”, minacce, atti di violenza sessuale e processi militari senza diritto alla difesa. Nella pratica dell’”ingabbiamento pubblico”, i bambini detenuti vengono trasferiti dalle proprie celle in delle gabbie all’aperto, all’esterno del carcere e vi rimangono per lungo tempo.

Queste barbarie sono state scoperte in seguito a una visita degli avvocati dell’Ufficio di Pubblica Difesa (Dop) in un centro di detenzione a Ramla, e si è anche potuto constatare che questa pratica era messa in atto da parecchi mesi e che altri funzionari ne erano a conoscenza, secondo quanto riporta The Indipendent.

Fermate le torture sui bambini palestinesi

Il Pcati invita le autorità israeliane a fermare gli atti di tortura che i prigionieri palestinesi, anche minorenni, subiscono nelle carceri israeliane. Il portavoce del Comitato ha dichiarato che “la maggior parte dei minori palestinesi detenuti è accusata di lanci di pietre contro i soldati, e che più del 74% di essi ha subito violenza fisica durante l’arresto, il trasferimento o l’interrogatorio”. Inoltre, ha aggiunto che: “Israele è l’unico Paese a perseguire sistematicamente i bambini nei suoi tribunali militari”.

La Società dei Prigionieri Palestinesi (Pps) in un’accurata relazione ha reso noto che il regime israeliano detiene oltre 5mila palestinesi, di cui 200 donne e bambini, senza accuse formali né processo. Ha aggiunto che Israele continua a violare impunemente tutti gli accordi internazionali, compresa la Quarta Convenzione di Ginevra, sottoponendo i detenuti a condizioni crudeli, torture e abusi.

La Società dei Prigionieri Palestinesi ha inoltre ribadito che quest’anno ha assistito ad alcune delle più gravi violazioni contro i detenuti, con i soldati israeliani che li hanno aggrediti nelle loro celle, soffocati con gas e trasferiti in isolamento senza alcun motivo, secondo quanto riporta Press Tv. È doveroso ricordare che tra questi detenuti ben 1.400 sono affetti da gravi patologie, quali cancro e diabete e vengono “curati” presso la clinica della prigione di Ramla, sprovvista di forniture di base e di medici specializzati. La società ha invitato la Comunità Internazionale a ritenere il governo di Tel Aviv responsabile di questi crimini e a condannarlo per grave violazione dei Diritti Umani.

di Manuela Comito

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