BAMBINI IN GUERRA, PUNIAMO I CRIMINI COMMESSI CONTRO DI LORO
Nel mondo milioni di bambini vivono in contesti di guerra. Rischiano ogni giorno di essere feriti, mutilati o uccisi, reclutati da gruppi armati, rapiti o abusati sessualmente.
I responsabili restano troppo spesso impuniti. Questo è inaccettabile!
Conflitti armati e guerre, come quella in corso in Ucraina, Siria o Yemen, colpiscono o distruggono sempre di più le vite dei minori. Le Nazioni Unite hanno individuato e ritenuto gli Stati e gli attori non statali responsabili di 6 gravi violazioni dei diritti dei minori nei conflitti armati:
- Uccisione e mutilazione;
- Reclutamento o utilizzo come soldati;
- Violenza sessuale;
- Sequestro;
- Attacchi contro scuole o ospedali;
- Impedimento dell’assistenza umanitaria.
I governi e le istituzioni sovranazionali non stanno facendo abbastanza per documentare e punire costantemente queste massicce violazioni dei diritti dei bambini. Stiamo lottando per cambiare questa situazione.
I crimini commessi in guerra contro i bambini devono essere perseguiti e i responsabili assicurati alla giustizia!
COSA CHIEDIAMO IN CONCRETO CON LA TUA FIRMA
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali (art. 11 della Costituzione Italiana). Uccidere bambini in un conflitto è vietato dal diritto internazionale umanitario.
Per questa ragione chiediamo al Governo italiano di:
1. GARANTIRE L’ASCOLTO DEI BAMBINI NEI PROCEDIMENTI LEGALI
I minori vittime di reati gravi devono ricevere un sostegno mirato: oltre all’assistenza psicologica e medica, chiediamo che gli esperti di ascolto dei minori siano sempre coinvolti nelle indagini e nei procedimenti penali, per rispondere ai loro bisogni specifici affinché siano trattati come soggetti di diritto il cui punto di vista sia preso seriamente in considerazione.
2. APPLICARE LA GIURISDIZIONE UNIVERSALE
I reati sono perseguiti in linea di principio dallo Stato sul cui territorio sono stati commessi o di cui sono cittadini gli autori o le vittime. Il principio della giurisdizione universale amplia questo concetto consentendo di perseguire i responsabili di gravi violazioni dei diritti umani in qualsiasi parte del mondo. Chiediamo, quindi, che il Governo Italiano supporti il perseguimento degli individui responsabili * delle 6 gravi violazioni dei diritti dei minori nei conflitti armati attraverso l’applicazione del principio di giurisdizione universale.
* che abbiano progettato, istigato, ordinato, commesso o in qualunque modo aiutato e incoraggiato a progettare, preparare o eseguire.
3. DOCUMENTARE I REATI CONTRO I BAMBINI
I crimini contro i minori devono essere documentati, registrati, indagati e perseguiti in modo costante. Il Governo italiano deve stanziare risorse per rafforzare i meccanismi esistenti quale il “Meccanismo di monitoraggio e segnalazione (MRM)” delle Nazioni Unite. Chiediamo che il Governo Italiano eserciti la sua influenza politica per garantire che le istituzioni internazionali incaricate del perseguimento dei crimini – come la Corte Penale Internazionale dell’Aia – siano rafforzate e che esperti con competenze specifiche sui minori e sul genere partecipino alle indagini, ai procedimenti penali e alle missioni internazionali.
L’Italia in passato ha ricoperto ruoli di primo piano nella tutela del diritto internazionale. Il nostro Paese può e deve avere un ruolo incisivo nell’assicurare che i responsabili delle violazioni dei diritti dei minori siano chiamati a risponderne attraverso tutti i meccanismi esistenti, giudiziari e non.
Unisciti a noi nel fare pressione sul nostro Governo.
Firma ora la petizione
Perché i crimini di guerra contro i bambini non vengono perseguiti in modo coerente?
Gli Stati hanno la responsabilità primaria di perseguire e punire i responsabili. Purtroppo non sempre viene data la dovuta priorità politica o finanziaria a questo tipo di azioni. Finora, a livello internazionale, sono spesso mancate le risorse, gli strumenti e il mandato per perseguire i crimini di guerra contro i bambini.
di Redazione